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Sette motivi per odiare Felipe Melo

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Felipe Melo, uno dei personaggi più odiati del mondo del calcio

Felipe Melo è uno dei personaggi più odiati (e usiamo un’eufemismo) del mondo del calcio. Qualcuno potrebbe prendere questo odio per smisurato, ma, c’è più di una ragione per cui il brasiliano non viene preso particolarmente in simpatia. Eccone alcuni.

1) SCARPARO SENZA EGUALI
Felipe Melo è brasiliano solo di passaporto perchè è totalmente inabile con i piedi. In questi anni è sempre stato strapagato rispetto a quanto ha dato sul campo. L sua totale incapacità di azzeccare un passaggio che sia uno, o di controllare un pallone o di leggere un’azione, lo rendono totalmente inutile in ogni fase di gioco.

2) PROVOCATORE
Felipe Melo è un provocatore nato. Lui non capita nelle risse, le provoca, non cerca il pallone, ma le gambe, non dà buffetti, ma schiaffi, non comunica, litiga, non si scusa, manda a quel paese. Insomma: non il massimo esempio di sportività, anzi. Se c’è uno da cui i bambini non devono mai prendere esempio è lui.

3) LEADER FASULLO 
Felipe Melo passa per leader, ma è uno che se la fa sotto. Nelle difficoltà è il primo a perdere la testa, incapace di connettere il cervello, finisce sempre espulso. Non a caso in Brasile non lo possono vedere perchè considerato (a ragione) una delle cause del fallimento del mondiale 2010. La sua espulsione sconsiderata contro l’Olanda non va ancora giù ai tifosi verdeoro.

Felipe Melo, ex Galatasaray

Felipe Melo, ex Galatasaray

4) CIUCCIO E PRESUNTUOSO
Nonostante la sua inabilità calcistica consiglierebbe di starsi zitto, Felipe Melo non lo fa mai. Parla spesso a sproposito, non ammette mai l’errore, ed è convinto di essere un top player, tutte cose ampliamente smentite dai fatti. “Conosci te stesso” diceva Socrate. Melo non sa chi sia Melo.

5) CATTIVO ESEMPIO
Vuoi che tuo figlio si avvicini al calcio? Non fargli vedere giocare Felipe Melo. La cattiveria che mette sul campo non è sportiva, ha un che di animalesco. Basri pensare alle dichiarazioni rilasciate nel post derby: “Balotelli? Bisogna menarlo!” Ora, che Balotelli stia forse meno simpatico del brasiliano (eufemismo anche qui) è un dato di fatto, ma uno, chiunque sia, non può permettersi di fare affermazioni simili a freddo. Vogliamo riportare i bambini allo stadio e poi abbiamo soggetti simili in campo?

6) SPACCASPOGLIATOIO
Felipe Melo è uno spacca spogliatoio senza eguali. Dalla Fiorentina, alla Juve, dal Brasile al Galatasaray, nessuno ha mai gradito gli atteggiamenti da capo gang del brasiliano. Non è uno che fa gruppo, non è uno con cui puoi dialogare: è perennemente alla ricerca dello scontro e, a lungo andare,più di uno finisce per non sopportarlo più.

7) ATLETA DI CRISTO, MA IL RISPETTO?
La cosa peggiore è che Felipe Melo fa parte degli “Atleti di Cristo”, ovvero quell’associazione no profit fondata nel 19984 in Brasile che raggruppa molti calciatori  di fede cristiano-evangelica (Kakà,  Falcao, Castan, Legrottaglie, ecc…). Sembra quasi l’ennesima provocazione del brasiliano. Sia chiaro, la fede è un fatto assolutamente personale ed intoccabile, e nessuno mette in dubbio uella dell’interista, ma, credere in Dio, significa anche rispettare il prossimo nella vita di tutti i giorni, compreso il lavoro. Ora, dato che Felipe Melo fa il calciatore e non il gangster, questo assunto viene meno, visto che non rispetta niente e nessuno in campo.

Insomma: non c’è una sola cosa che faccia provare un minimo di simpatia per il brasiliano sotto qualunque punto lo si veda. Forse solo una per gli anti-interisti: con un simile scarparo nel motore i nerazzurri sono destinati a ingolfarsi presto.

Giornalista, web content e SEO Copywriter. Sono una delle firme storiche di Sportcafe24. e da oltre 10 anni vi racconto storie di sport e indiscrezioni di calciomercato

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