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Champions League

Roma, 5 modi per battere il Barcellona

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Salah, attaccante della Roma

Il grande momento è vicino, tanto da poterne ormai avvertire la potenza simbolica che evoca. Roma-Barcellona, il match più atteso dai tifosi giallorossi, l’esordio nella Champions League 2015/16, quella del riscatto, dopo l’amarezza della scorsa stagione europea. Non sarà una partita facile, tutt’altro. Garcia ha detto di avere un paio di modi per affrontare la corazzata di Luis Enrique; noi proviamo a proporgliene cinque.

PRESSING – Una delle caratteristiche del Barcellona è la capacità di mantenere il possesso della palla per diversi minuti consecutivamente. Quasi impossibile metterli in difficoltà su questo piano, e tuttavia la Roma dovrà effettuare un pressing asfissiante, per cercare di limitare le verticalizzazioni degli uomini di Enrique, con le quali solitamente mettono un giocatore, non importa chi, davanti al portiere.

CONTROPIEDE – Come facilmente intuibile leggendo il punto uno, è del tutto inutile pensare che la Roma possa affrontare il Barcellona a viso aperto, tenendo il possesso palla come invece accade in campionato. Giusto invece lasciare il controllo del gioco ai Blaugrana, per poi ferirli in contropiede, sfruttando la velocità devastante degli esterni giallorossi.

ESTERNI – In mezzo al campo, gli spagnoli sono i padroni del calcio. Iniesta, Busquets, Rakitic, Messi, nessuno può pensare di fermarli quando sono in giornata di grazia. Sulle fasce, invece, qualche piccolo limite, soprattutto in difesa, il Barcellona ce l’ha. Ed è lì che la Roma deve premere, magari utilizzando un modulo come il 4-1-4-1 (di cui si sta parlando in queste ore), che potrebbe rivelarsi molto utile per le scorribande laterali.

SQUADRA CORTA – Che si opti per il pressing o per una difesa attendista, per il contropiede o per il possesso palla, fondamentale sarà che i reparti non si allunghino. Difficile che la Roma possa reggere per 90 minuti i ritmi imposti dai campioni in carica, quindi trovarsi a fare ripetutamente 50/60 metri in una ripartenza potrebbe risultare fatale.

PALLE INATTIVE – Quando si affronta una squadra più forte, spesso può essere una giocata da fermo a cambiare la partita. Certo, mancherà il cecchino Pjanic, ma con Dzeko, Manolas, De Rossi, Keita, la squadra di Garcia ha gli uomini giusti per far male agli spagnoli, che, negli ultimi anni, qualche difficoltà in questo fondamentale l’hanno incontrata.

Missione difficile sì, impossibile mai.

Matteo Masum

Giovane studente di filosofia ed aspirante giornalista, nato nel 1993. Calcio e ciclismo sono gli sport che amo maggiormente, ma la mia vera, grande passione, è la politica, vissuta, sempre e comunque, in direzione ostinata e contraria.

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