Buzz
10 cose che un interista “odia” del Milan
Padroni di una città per un girone e poi riaffrontarsi: questo è il derby, la partita delle partite, questo è Milan-Inter. La settimana del derby è cominciata, è iniziato il conto alla rovescia al fischio di inizio, ma prima andiamo a vedere cosa si odia del Milan.
1) ARROGANZA – Il Milan è sinonimo di arroganza, il sentirsi superiori, ma superiori di cosa? Se si guarda la storia della società rossonera forse non bisogna vantarsi così tanto…Se si guardano i trofei in Italia, nerazzurri e rossoneri sono pari con 30 a testa. In Europa, se è vero che il Milan ha vinto 7 Champions, è anche vero che non ha mai fatto il Triplete…
2) “RICICLAGGIO” – Criticano tanto l’Inter e le scelte di mercato nerazzurre e poi prendono tutti ex nerazzurri! Partendo da Meazza passando per Seedorf, Pirlo, Ronaldo, Crespo, Vieri, Ibrahimovic, Pazzini, Balotelli e ce ne sarebbero molti altri…
3) “PORTIERI PIPPE” – Il Milan non ha mai avuto una grande tradizioni di numeri 1, esclusa qualche eccezione, ed essere considerati una grandissima squadra senza avere un grandissimo numero, 1 beh, ce ne vuole. Perfino il tanto osannato Donnarumma, colui che dovrebbe sostituire Buffon in Nazionale, è in realtà più una costruzione mediatica che un portier. Quest’anno ha collezionato già, 6-7 topiche clamorose, l’ultima contro Dybala, allo Stadium.
4) DIDA – Restando in tema di portieri, come dimenticare l’incredibile sceneggiata di Dida a Glasglow? Per certe figure non ci sono molti commenti da fare. E che dire di Seba Rossi e della sua manata a Bucchi? O, per rimanere ai fatti extra campo dei portieri rossoneri, delle pantomime della coppia Gigio&Mino che da tre anni allietano i giornali? Più che portieri, i rossoneri, collezionano attori.
5) SERIE B – Il Milan è stato due volte in Serie B, una per calcio scommesse nel campionato 1979-80. La seconda volta, nel 1981-82, i rossoneri retrocessero sul campo chiudendo con appena 24 punti, davanti solo a Bologna e Como.
6) SCANDALI – Quando c’è uno scandalo nel calcio troviamo spesso il Milan coinvolto. Altro esempio dopo il campionato 1979-80? Basta pensare a Calciopoli e ai punti di penalizzazione dati al Milan, che avrebbe meritato una punizione più severa come è stato per la Juve.
7) STADIO – Lo stadio di Milano, dove giocano sia Inter che Milan è dedicato ad un emblema del calcio interista e italiano, Giuseppe Meazza. Meazza ha disputato 349 partite e messo a segno 242 reti in nerazzurro. Con il Milan, invece, appena 9 gol in 37 match. Insomma: i rossoneri giocano in uno stadio intitolato ad una meteora rossonera che ha fatto grande l’Inter e l’Italia.
8) CALCIO NON MODA – Il calcio è una cosa, la moda un’altra. Di certo giocare a pallone non vuol dire sfilare o altro. Nella storia dei rossoneri sono stati presenti molti giocatori che magari sarebbero stati più utili su una passerella che su un campo da gioco. Per rimanere in tema di moda, che dire delle divisa classico sportiva creato da Renzo Rosso, patron della Diesel? lo stilista, tifoso rossonero, ha ideato persino un tessuto con una fantasia ad hoc: il Camo-fire, ovvero un camouflage dai colori mixati nero e rosso, come un fiammata dal retrogusto d’Inferno, legata all’idea del rosso fuoco citato dal fondatore della squadra Herbert Kilpin. Insomma: il Milan non è una squadra di calcio, ma un esercizio commerciale.
9) INNO – L’inno dell’Inter è tra i più belli d’Italia ed è conosciuto da tutti, quello del Milan spesso non lo sanno nemmeno i tifosi rossoneri. A parte le strofe iniziali che recitano “Milan, Milan sempre con te; Milan, Milan solo con te”, alzi la mano chi ricorda il seguito. Eppure sono ben 4’49” di inno!.
10) CURVE – Zanetti capitano dell’Inter dal 1999 abbandona il calcio giocato tra lacrime e ringraziamenti infiniti per il capitano di mille battaglie, posto nella società nel ruolo di Vice Presidente. Paolo Maldini, uno dei migliori difensori italiani, capitano e bandiera del Milan, al suo addio al calcio giocato oltre a non aver avuto un posto in società è stato fischiato dalla curva del Milan, e lo stesso Maldini dichiarò: “Orgoglioso di non essere uno di loro”. Inoltre la curva interista nell’ultimo derby di Maldini ha tributato un’ovazione allo stesso giocatore rossonero con uno striscione che recitava: “Da 20 anni nostro rivale, nella vita sempre leale”. C’è poco da aggiungere, la curva interista si è dimostrata molto superiore e grata al suo capitano al contrario di quella dei cugini.
Questi sono solo 10 cose da odiare, sempre sportivamente parlando, del Milan. Voi siete d’accordo?
3 Comments