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I motivi per cui Hoedt non gioca mai, per ora
Stefano Pioli aveva ricevuto un regalo da Claudio Lotito che aveva privato l’Az Alkmaar di uno dei suoi gioielli: Wesley Hoedt, classe 1994, mostra i muscoli ma, fino ad ora, solo dalla panchina. E’ arrivato a Formello con le idee già chiare e ha scelto subito la maglia numero 4, perchè il 4 a detta sua, è un bel numero e la difesa biancoceleste si colorava ancor di più di Olanda. Non voleva calarsi nei panni di Gregory Peck nel film Vacanze Romane, non era in gita e, proprio per questa sua determinazione, si era messo subito a lavorare. Wesley vuole giocare! Dieci reti subite in cinque gare, la difesa ha fatto acqua da tutte le parti e nemmeno un minuto di gioco per lui. Stefano Pioli ha ancora qualche giorno per coprire i buchi e per pensare, intanto il baby difensore scalpita. Cerchiamo di capire le motivazioni del tecnico biancoceleste e la decisione che, almeno in questo inizio, ha tenuto il difensore olandese in panchina:
PREPARAZIONE– Stefano Pioli deve far i conti con un giocatore che è stato soprannominato il “tiranno” dagli ex compagni di squadra. Determinato e sempre pronto a voler dirigere la retroguardia, non c’è dubbio sul fatto che Wesley Hoedt si trova davanti ad un campionato diverso e difficile come quello italiano. Si allena con la Lazio dal 6 luglio e potrebbe essere pronto. Il tecnico emiliano dei biancocelesti è noto per la sua ricerca della perfezione nello scacchiere tattico. Forse è questo il lavoro che sta facendo con i nuovi innesti, d’altronde nelle giovanili Wesley Hoedt giocava come regista a centrocampo e probabilmente c’è ancora qualcosina da mettere a punto. Non si esclude però la possibilità che, il debutto ufficiale del giovane olandese nel campionato italiano, non sia in agenda dopo la pausa per le Nazionali.
Per le caratteristiche è inevitabile paragonarlo al connazionale Stefan De Vrij con il quale, quasi sicuramente, in una difesa a tre si gioca il ruolo da titolare. Entrambi difensori centrali, prestanti fisicamente ed una sola differenza: Wesley Hoedt ha meno esperienza. Per ora a lui è stato preferito anche Santiago Gentiletti, ma questo non toglie che presto possa ricavarsi un posto di rilievo nella rosa, viste anche le sue abilità a centrocampo. Con le indicazioni di Stefano Pioli potrebbe essere schierato in campionato in match meno difensivi, ma probabilmente nelle sfide Europee troverà più spazio in campo.