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Inter, meglio le due punte del tridente
Due su due, tre goal fatti e uno subito: cosi l’Inter si gode il primo posto in campionato, l’unica big a punteggio pieno. Nonostante questo sono tanti i nodi da sciogliere dal mister Mancini, sopratutto quello riguardante il modulo, per decidere se schierare 2 o 3 punte. Dopo l’arrivo di Perisic sembra essere quasi certo il passaggio al 4-3-3,ma è il modulo migliore per i nerazzurri? O invece sarebbe meglio giocare con le due punte?
1) EQUILIBRIO – Un modulo con due punte garantisce maggior equilibrio rispetto ad un 4-3-3. Le due punte vicine possono dialogare meglio e permettono di fare emergere il ruolo del trequartista (Brozovic per quanto riguarda l’Inter), che invece scomparirebbe con il tridente.
2) PEDINE A DISPOSIZIONE – Osservando l’organico dell’Inter si evince che il modulo migliore per la squadra nerazzurra è quello con 2 punte. Per il tridente servono uomini di corsa sulla fascia, che oltre ad un’eccellente fase offensiva compiano una discreta fase difensiva poiché sarebbe impensabile lasciare 3 uomini in attacco. Oltre a Perisic si fa difficoltà a trovare nell’organico interista qualcuno capace di giocare in un tridente, escluso Icardi che sarebbe ovviamente la punta centrale. Palacio ormai ha una certa età e Jovetic sarebbe sprecato e probabilmente poco utile sull’esterno.
3) IDENTITA’ (QUASI) TROVATA – Mancini sta insistendo col modulo che prevede le 2 punte, come si è visto in queste prime due giornate. L’Inter sta piano piano assimilando questo schema, mostrando di metter in campo, pur con qualche difficoltà, quanto fatto in allenamento. Bisogna accantonare quello fatto fino ad ora e cambiare tutto, pensando sopratutto che alla ripresa di campionato ci sarà il derby contro il Milan?
Due punte o tre punte? Forse sarebbe meglio puntare sulle due punte, visto l’equilibrio e i giocatori nell’organico nerazzurro, per quello visto fino ad ora. Ma magari le ultime ore di mercato e Mancini rivoluzioneranno l’Inter, che alla ripresa col derby stupirà tutti.