Buzz
Storie di calciomercato: il codice Miha e il derby per Draxler
A pensarci bene, la cosa più bella del calciomercato, per un giornalista, non è l’acquisto/cessione in sé per sé, ma tutte le storie che si nascondono dietro tante operazioni dai contorni solo all’apparenza chiarissimi, ma con qualche segreto visibile a chi si arma di un po’ di logica. Parlare della collocazione e del futuro di questo o quel giocatore, prima del naturale ambientamento, è perfettamente inutile, invece parlare di ciò che è accaduto durante il trasferimento è spesso la narrazione di una storia compiuta e sorprendente.
CONDOR, ABBIAMO UN PROBLEMA… MIHA, A POSTO COSì! – Sulla sponda milanista è andata in onda una bellissima storia a gesti, ben lontana da telecamere e tabloid. Mihajlovic vuole far capore a Galliani che è insoddisfatto del mercato a centrocampo. Allora che fa? Contro l’Empoli mette i desaparecidi Suso e Nocerino, da inizio estate sul piede di partenza. Segnale chiaro: “Guarda che se abbiamo ancora questi in squadra, vuol dire che c’è un problema”. Risposta di Galliani nelle ultime ore di mercato: “Witsel non lo prendiamo, abbiamo speso troppi soldi” anche, ma non solo per il pagatissimo Bertolacci, fortemente voluto da Mihajlovic uscito tra i fischi da San Siro contro l’Empoli. Si dice che l’amore non abbia bisogno di parole, ma l’intesa rossonera stenta ancora a decollare
IL SENSO DEGLI AFFARI DI AUSILIO – Attenzione signori, qui stiamo per narrarvi un vero e proprio capolavoro italo – tedesco, degno di una spy-story e destinato a diventare più bello di “Wall Street”, con Michael Douglas interpretato da… Piero Ausilio! Non mi credete? Seguitemi.
Allora, per tutta l’estate la Juventus insegue Draxler, puntando solo su di lui. Marotta, ancora una volta, ha fatto i conti non bene ma benissimo: il ragazzo vuole andarsene via dallo Schalke, la Juve è l’unica ad avere abbastanza soldi e un posto vuoto da titolare perfetto per il centrocampista classe ’93 campione del mondo. Ballano diversi milioni tra domanda e offerta ma Marotta sa aspettare: pur di non deprezzare il giocatore in futuro lo Schalke, voglioso di sbarazzarsi di un campioncino sì, ma che se ne vuole andare, cederà a fine calciomercato. Ma all’improvviso, arriva il Wolfsburg, dà allo Schalke 36 milioni di euro e in 5 minuti fa quello che la Juventus non ha fatto in due mesi! Ma come poteva il Wolfsburg permettersi una simile cifra? Beh, magari qualche squadra italiana, per caso arcinemica della Vecchia Signora, gli ha versato, per tornaconto personale, una ventina di milioni (più bonus) sull’unghia. Così, a poche ore dalla fine del mercato, la Juve si ritrova senza trequartista e indovinate da chi va, nell’emergenza? Proprio da quella squadra arcinemica, liberandola di una cocente delusione (Hernanes, mai veranente esploso) e sperando che Dio gliela mandi buona. Ausilio santo subito
SOLDI? TANTI, MALEDETTI E SUBITO – E a proposito di soldi, piuttosto interessante quanto è accaduto in un’operazione di calciomercato estero, progettata alla vigilia dei preliminari di Europa League. Ma andiamo con ordine: il Monaco di Raggi ed El Shaarawy non ha molti giocatori da mercato, il più interessante di questi è però un difensore, Abdennour, un lusso in un’estate in cui i prezzi del reparto arretrato sono diventati altissimi. Ma c’è un problema: per essere davvero appetibile, Abdennour, perno della difesa monegasca, non deve giocare i preliminari di Champions, altrimenti diventa non schierabile nella massima competizione europea. Al Monaco si presenta così un bivio: schierare il difensore e giocarsela o non schierarlo, con altissime probabilità di non passare, e guadagnare dalla vendita tutto quello che prenderebbe partecipando ai gironi di Champions? Caso vuole che nel preliminare capiti al Monaco una squadra piuttosto ricca e che cerca un difensore, tale Valencia. La conclusione la lascio immaginare a voi, ma se volete sapere com’è finita, vi do un indizio: 30 milioni di motivazioni sono abbastanza per orientare una scelta di calciomercato, non credete?
Ebbene signori, anche per questa estate, abbiamo finito di narrare, la storia passa al campo, in attesa del Natale…