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Football

Milan, vittoria di Pirro. Il gioco ancora non si vede

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Il Milan batte a fatica l'Empoli grazie alle reti di Bacca e Luiz Adriano

Nel calcio contano i tre punti, questo lo sappiamo. E il Milan stasera ha portato a casa l’intera posta in palio, riscattandosi dopo il ko di Firenze di domenica. Assente, per ora giustificato, il gioco, visto che i rossoneri hanno approfittato della vena realizzativa dei due bomber Bacca e Luiz Adriano, e della pochezza offensiva dell’Empoli, mostrando tuttavia grosse lacune in fase di costruzione della manovra. Siamo all’inizio e il tempo per lavorare non manca.

ACUTI DEI SINGOLI – Note liete del match, da parte rossonera, senza dubbio i due attaccanti. Bacca e Luiz Adriano sembrano intendersi già discretamente, muovendosi sul fronte offensivo con una certa disinvoltura. Il colombiano è un’ira di Dio, quando parte fermarlo è quasi impossibile. Il brasiliano sembra svolgere il ruolo di comprimario, ma le sue qualità gli consentono di emergere all’improvviso. Da questo punto di vista, Mihajlovic può essere già soddisfatto.

MANOVRA LENTA – Meno bene la fase di impostazione, con un Bertolacci apparso un po’ spaesato, ed un De Jong formidabile come interditore ma scarsissimo come regista. Nocerino incommentabile, inspiegabile la scelta di schierarlo dal primo minuto. Molto meglio nella ripresa con Bonaventura (assurdo lasciarlo fuori), ma l’assenza di un centrocampista dai piedi buoni potrebbe pesare. Male anche la difesa, dove Romagnoli ha commesso qualche errore di troppo. Zapata, invece, a parte i soliti errori di posizionamento, ha mostrato una discreta personalità.

C’E’ SPERANZA – Capitolo Empoli. E’ arrivata la seconda sconfitta consecutiva, ma, a differenza dell’esordio contro il Chievo, la prestazione degli uomini di Giampaolo è stata positiva. Bene il centrocampo, con il giovane Dioussè sugli scudi, e buoni i movimenti degli attaccanti, che però hanno difettato in precisione, specie Pucciarelli. Non sarà l’Empoli di Sarri, ma oggi i toscani hanno dimostrato che darli per spacciati potrebbe essere un grosso errore. Insomma c’è speranza.

Matteo Masum

Giovane studente di filosofia ed aspirante giornalista, nato nel 1993. Calcio e ciclismo sono gli sport che amo maggiormente, ma la mia vera, grande passione, è la politica, vissuta, sempre e comunque, in direzione ostinata e contraria.

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