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I 7 colpi più importanti della coppia Marotta-Paratici
4 scudetti, 1 Coppa Italia (dopo 20 anni), 2 Supercoppe Italiane, una semifinale di Europa League e una finale di Champions League. Questo il biglietto da visita di Beppe Marotta e Fabio Paratici, mattatori, assieme al Presidente Andrea Agnelli, della rinascita della Juventus. Nei 5 anni da amministratore delegato e direttore sportivo, soltanto il primo è stato difficile, con un settimo posto. Da allora, tante gioie e pochissime delusioni. Eppure, c’è chi è capace di criticare. Dopo l’infortunio di Sami Khedira nella partita di ieri, in molti hanno puntato l’indice accusatore contro gli uomini mercato della Juve, capaci di non aver sostituito a dovere i partenti Pirlo, Vidal e Tevez. Cercare di screditare una coppia che ha dato tanti successi ai bianconeri è veramente da ignoranti, soprattutto se queste critiche arrivano dal popolo juventino. Rispondendo a tutto ciò, elenchiamo i 7 migliori affari della premiata ditta Marotta-Paratici.
LEONARDO BONUCCI – Dopo una grande stagione a Bari, viene portato a Torino, come secondo acquisto (dopo Marco Storari) per 15,5 milioni di euro. Sembrano troppi, dopo il primo anno Leonardo viene aspramente criticato, ma da lì in poi cresce a dismisura e diventa il perno della difesa a 3 di Antonio Conte che tante vittorie porterà. Ora è uno dei leader indiscussi della squadra.
ARTURO VIDAL – Uno degli acquisti più importanti del primo anno di Antonio Conte. Durante la prima partita, in cui l’attuale ct della Nazionale prova il 4-2-4, entra e lascia intendere che sarà impossibile metterlo in panchina. Acquistato a circa 10 milioni, è stato rivenduto qualche settimana fa 4 volte di più, incassando la seconda plusvalenza più grande della storia juventina.
PATRICE EVRA – Dopo l’addio di Antonio Conte, uno dei primi ad arrivare. Tra le tante critiche per la sua età, ha disputato una stagione ottima, trascinando la squadra non solo sul campo, ma anche nello spogliatoio, conquistando Scudetto e Coppa Italia, e arrivando in finale di Champions League. Costo? Zero.
ANDREA BARZAGLI – Acquistato a 300mila euro, si è dimostrato uno dei più forti difensori centrali d’Italia. Ora la sua carriera è in declino, ma soltanto per via degli infortuni. Quando è al top, è ancora uno dei migliori. Vedere per credere: negli ultimi 10′ di Real Madrid-Juventus, entrato per dar manforte a Chiellini e Bonucci, le prende tutte in area di rigore. Importante nelle vittorie, ma non a bilancio.
CARLOS TEVEZ – Se puntate ad un uomo che faccia 50 gol in due stagioni, state sicuri che, qualsiasi sia la sua età, non pagherete meno di 30 milioni di euro. E invece Marotta qui ci mise del suo, andando a spendere 9 milioni più bonus. Nella stessa sessione di mercato, incassò gli stessi soldi (anzi, qualcosa di più) vendendo Alessandro Matri al Milan. Inutile parlare del Carlitos calciatore, le sue gesta sono impresse nella nostra mente.
ANDREA PIRLO – Altro parametro 0, altro colpo da 90. Anzi, da 180. Pirlo è stato l’uomo chiave del primo scudetto juventino e quindi della rifondazione bianconera. Cacciato dal Milan perché voleva un triennale, Beppe Marotta non si è fatto sfuggire questa opportunità. Mai acquisto fu più azzeccato: senza Mozart, molto probabilmente, la Juventus non sarebbe qui.
PAUL POGBA – C’è bisogno di presentazioni? Preso a niente, consigliato da Mino Raiola, portato a Torino in prima squadra e, grazie ad Antonio Conte, fatto giocare in modo costante in prima squadra. Il risultato è quotidianamente sui giornali: Paul è il calciatore che ha, molto probabilmente, il valore di mercato più alto del mondo, escludendo Messi e Ronaldo che non è possibile cedere. La Juventus lo reputa incedibile, e fa bene: un altro come Pogba non esiste e rimpiazzarlo sarebbe veramente troppo difficile. Nel caso in cui, però, le lusinghe dovrebbero far cedere i bianconeri, statene certi: Paul si rivelerà la plusvalenza più grande della storia.
Luigi Fontana (@luigifontana24)