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Polveriera Sampdoria, la panchina di Zenga trema: i candidati alla successione

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Zenga allenatore Sampdoria
Gigi Del Neri, candidato numero uno a sostituire Zenga

Gigi Del Neri, candidato numero uno a sostituire Zenga

Non bastavano le insinuazioni su un bilancio finanziario tutt’altro che in attivo e la vicenda Cassano. Ad aggiungere pepe a questa prima parte di stagione della Sampdoria ci si è messa anche la figuraccia contro il Vojvodina. Inevitabili le voci che vorrebbero l’esonero di Walter Zenga già prima dell’inizio del campionato. Nonostante la fiducia a tempo concessa dalla società, l’Uomo Ragno sa di avere il fiato di ben quattro sostituti sul collo. E uno di loro potrebbe portare in dote il non desiderato Antonio Cassano.

DA DEL NERI (E CASSANO) A MONTELLA, PASSANDO PER DONADONI E PRANDELLI – I nomi sul taccuino del ds Osti sono tutti di primissimo livello. A cominciare dall’ex Luigi Del Neri, che fece un vero e proprio miracolo nel 2010, portando i liguri al preliminare di Champions League. Con lui potrebbe tornare uno dei due eroi di quella stagione e cioè Antonio Cassano, causa di tensioni tra lo stesso Zenga e tutto l’ambiente. Subito dietro Vincenzo Montella, liberatosi dalla Fiorentina e che tornerebbe nella Genova che lo ha lanciato nel grande calcio. Più staccati Prandelli e Donadoni. L’ex ct della nazionale ha costi piuttosto elevati, mentre più semplice è la strada che porta al secondo, che si è detto recentemente stupito di non aver trovato subito un nuovo progetto.

FERRERO: ”GIOCHIAMO IL RITORNO E POI VEDIAMO ” – Il vulcanico presidente della Sampdoria non vuole tuttavia sentir parlare di esonero. Prendere una decisione affrettata potrebbe creare ancora più scompiglio in un ambiente che di certo non sta lavorando con serenità. Dalle insinuazioni sul bilancio in rosso, alla vicenda Cassano-Zenga che ha spaccato spogliatoio, tifosi e allenatore, con le prime due fazioni vogliose di riavere il barese in squadra. Ferrero ha ceduto accontentando il suo tecnico però, ma la vicenda ha creato non poche tensioni, potendo in parte (minima, a dire il vero) giustificare la pesante sconfitta. Si attenderà ancora pochi giorni, il futuro di Zenga è in sospeso.

 

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