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Fiorentina, quando arriva un attaccante viola?
Tre volte ad un passo dai preliminari di Champions League, tre volte quarta. E’ l’amaro destino della Fiorentina, che da quando ha affidato la propria panchina a Vincenzo Montella è sempre stata tra le protagoniste della Serie A senza mai riuscire ad avere lo spunto decisivo per partecipare alla massima rassegna continentale per club. Ma cosa è mancato ai viola?
SCOMMESSE PERSE – Le mosse di mercato dei Della Valle si sono rivelate in alcuni casi lungimiranti e invidiabili (Borja Valero, Savic e non solo), ma per quanto riguarda il reparto offensivo nelle ultime tre stagioni si sono susseguiti una serie di flop. Prima il ritorno dall’As-Nasr di Luca Toni, che ha avuto nel 2012-13 la sua peggiore annata del suo ultimo ritorno in Italia (8 gol contro i 20 e 22 nelle stagioni col Verona), poi lo sfortunato Giuseppe Rossi seguito dopo pochi mesi da Gomez. Peccato che l’italiano ex Villareal abbia passato più tempo in infermeria che in campo, con le 21 presenze a fine 2013 precedute e seguite da lunghissimi stop per l’infortunio al ginocchio, mentre il tedesco ha portato alla Fiorentina il suo fratello scarso senza far mai intravedere il bomber che aveva fatto impazzire la Baviera.
RIVELAZIONI E TRADIMENTI – Meglio allora provare a lanciare il figliol prodigo eternamente in prestito Babacar, che si è rivelato un’arma preziosa per l’attacco di Montella con le sue 7 reti in 20 partite ma ha dimostrato di non essere in grado di reggere sulle proprie spalle il peso delle truppe d’assalto della Fiorentina. Il suo rendimento giustifica il rinnovo a un milione e mezzo a stagione, ma per sognare l’Europa serve ben altro. Può servire forse uno come Mohamed Salah, se non fosse che l’egiziano vuole la Champions subito e ha deciso di combinare uno scherzetto alla dirigenza viola, accasandosi (ormai quasi ufficialmente) alla Roma. E intanto in questo momento all’infuori della coppia d’attacco Rossi-Babacar la Fiorentina può contare soltanto sul giovane Bernardeschi e su Rebic, di certo non giocatori di esperienza. Senza dimenticare poi che i due titolari hanno un fisico tutt’altro che affidabili.
I POSSIBILI NOMI – E’ dunque giunto il momento per la compagine viola di puntare su un nome davvero importante che possa diventare a suon di gol e presenze costanti una bandiera della società toscana. I nomi delle possibili promesse non mancano, a partire da Mattia Destro, in rotta con la Roma e in cerca di una piazza che possa finalmente farlo giocare con continuità per riportarlo nelle mire della nazionale. Il bomber giallorosso è perfetto come terminale offensivo e ha già dimostrato di saper essere decisivo anche in una piazza esigente. Un possibile investimento per il futuro potrebbe essere Joel Campbell, costaricense dell’Arsenal che non ha trovato spazio in Inghilterra ma al mondiale brasiliano ha dimostrato di avere grandi qualità. Molto più rischiosa l’eventuale scommessa Balotelli, che rischierebbe di essere soltanto l’ennesimo flop. Le soluzioni con il passare del tempo sono sempre meno, e se i Della Valle dovessero aspettare ancora il rischio di un’altra stagione con un attacco spuntato è molto alto. E stavolta il quarto posto potrebbe anche non arrivare.