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Fashion killers, i 4 calciatori assassini dello stile
Lontana l’eleganza di Audrey Hepburn, la classe di Clark Gable, dimenticato il motto “ In Chanel we trust” ed i fashion victims di Oscar De la Renta: occupiamoci dei fashion killers. Perchè sarà pur vero che lo stile è personale, ma quando diventa troppo personale dovrebbe intervenire una squadra speciale: la fashion police.Non chiudete gli occhi e vediamo i fab four che hanno abbracciato il trash:
ADAM CLAYTON – La barba celeste è ammessa solo in due casi: o sei la fata turchina che non si depila i baffetti da sei anni, o sei Barbablù. Il centrocampista inglese dell’ Huddersfield Adam Clayton però non aveva esagerato al pub, aveva deciso di sposare una causa benefica che avrebbe fruttato soldi ad un’associazione. Per questo sei perdonato Adam, ma celeste o no, ricordati che uomini valorosi ogni giorno vanno in guerra e allora credimi, non è così rischioso usare il rasoio di tanto in tanto. Potresti scoprire che quel barboncino che tieni in ostaggio sulla faccia potrebbe farti tanta compagnia!
DANIEL AGGER – Del difensore ex muro del Liverpool ed ora in forza al Brondy, Daniel Agger, si può dire solo una cosa: variopinto! Diciamo che la pelle stona un po’ tra tutti i tatuaggi ma anchequesta è un’opera di beneficienza verso il proprio tatuatore che, grazie a lui, ha un ingaggio annuo da vero top player. Adam ha la straordinaria capacità di portare colore ovunque vada, non è da tutti! Ma è da fashion killers!
MARIO BALOTELLI – Mario Balotelli ad un party a Manchester si è presentato davvero trasandato ed ha lanciato un messaggio chiaro: non è cattiveria, ma la figlia Pia non la può proprio mantenere! Non vedete che non ha nemmeno i soldi per comprare ago e filo e ricucire i suoi jeans? E pensate che non ha neanche il denaro necessario per pagare la chiamata all’idraulico ed è costretto a portare i pantaloni sopra la caviglia per non bagnarsi. Caro Mario, se vuoi facciamo una colletta e paghiamo una sarta!
MAREK HAMSIK – E’ uno di quelli sempre sulla “cresta” dell’onda. Presentandosi all’expo di Milano per l’occasione della National Day della Slovacchia con una giacca damascata stile “marchese del Grillo”, jeans alla caviglia, super cresta mille e mocassini scintillanti, Marek Hamsik ha iniziato una silenziosa protesta contro la compagnia della luce che, avendo spesso problemi, ogni tanto lo lascia al buio e proprio al buio lui si veste! Insomma, roba da fashion killers!