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I 5 Dirigenti più decisivi della Serie A
In periodo di calciomercato, si sa, i veri protagonisti sono loro. Che siano direttori sportivi o amministratori delegati, gli uomini mercato della Serie A spesso risultano i fattori determinanti per l’andamento, positivo o meno, delle proprio squadre. Ve ne proponiamo cinque, che riteniamo essere i più decisivi sia rispetto ai colleghi, sia rispetto al lavoro delle altre componenti delle varie compagini.
BEPPE MAROTTA- A dispetto degli sfottò che subisce sui social network quasi quotidianamente per via di un evidente difetto fisico, Marotta con i calciatori ci vede benissimo. Alla Sampdoria, dove ha ricoperto per 8 anni i ruoli di Dg e Ad, ha svolto un lavoro egregio, ma è alla Juventus che si è consacrato come uno dei migliori dirigenti del calcio italiano. Acquisti oculati, cessioni al momento e al prezzo giusto, capacità di programmazione assai sopra la media. Senza di lui, probabilmente, la Juventus starebbe ancora veleggiando tra il sesto ed il settimo posto…
PIERPAOLO MARINO- Per competenza e lungimiranza, l’attuale Dg dell’Atalanta non è secondo a nessuno. Con lui, l’Udinese diventa una realtà in pianta stabile in Serie A; con lui, il Napoli avvia il progetto che, se fosse rimasto, avrebbe portato molte più soddisfazioni. Infine, ora, a Bergamo, con la sua capacità di acquistare i giocatori giusti e i giovani più interessanti, sta dimostrando ancora una volta di meritare piazze più prestigiose.
WALTER SABATINI- La civetteria non gli manca, ma nemmeno la grande abilità nel portare in Serie A alcuni tra i migliori elementi che abbiamo ammirato in questi anni. La lista è lunga, avendo fatto le fortune di Lazio e Palermo, prima del grande salto nella Roma, in cui, al netto di qualche incidente di percorso, Sabatini sta comunque svolgendo un ottimo lavoro.
CRISTIANO GIARETTA- La famiglia Pozzo non avrebbe potuto fare tutto da sola. Oltre alla propria esperienza, i proprietari dell’Udinese si sono, negli anni, appoggiati ad eccellenti direttori sportivi. Uno di questi è Cristiano Giaretta, a Udine dal 2013. Del calcio conosce tutto, i calciatori li fiuta e li porta in Italia senza pensarci. Un grande.
CARLO OSTI- Solo per il fatto di aver convissuto con due patron di ferro come Garrone e Ferrero gli varrebbe un premio alla carriera. Oltre a questo, Osti ha saputo rilanciare la sua carriera dopo l’esperienza non brillante a Lecce (dove ha comunque portato gente del calibro di Cuadrado e Muriel). A Bergamo prima, e a Genova ora, si è ritagliato un ruolo importante nel panorama dei dirigenti italiano. Con pieno merito.
Matteo Masum