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Ciclismo

Tour de France, presentazione dell’undicesima tappa

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L'altimetria dell'undicesima tappa del Tour de France

Scorpacciata di Pirenei nell’undicesima tappa del Tour de France, con i 188 km da Pau a Cauterets che potrebbero ulteriormente mischiare le carte di una classifica già sorprendente per essere l’inizio della seconda settimana. Se qualcuno vorrà portare un attacco da lontano, la frazione odierna è adatta all’intento.

ALTIMETRIA – Soltanto i primi 48 chilometri del percorso sono completamente pianeggianti, prima di affrontare in successione la Cote de Loucrop (3a cat.), la Cote de Bagnères-de-Bigorre (4a cat.) e la Cote de Mauzevin (3a cat.), tutte salite che serviranno soltanto per movimentare leggermente la classifica del miglior scalatore. Al chilometro 105 inizierà la prima vera asperità di giornata, con i 12 km al 6,5% medio del Col d’Aspin (1a cat.) che potrebbero prestarsi ad un attacco da lontano dei corridori rimasti delusi dall’arrivo di La-Pierre-Saint-Martin. Dopo circa 12 chilometri di discesa i corridori superstiti affronteranno le storiche pendenze del Col du Tourmalet, hors categorie di 17,1 km al 7,3% che scollina a 41 dall’arrivo ed è seguito da una discesa lunga e molto tecnica che porterà la carovana verso la Cote de Cauterets, un terza categoria di 6,4 chilometri al 5% medio che finisce a 3,5 chilometri dal traguardo, posto nella città di Cauterets. Probabile comunque che la corsa si decida già sul Tourmalet, montagna storica del Tour.

L'altimetria del Col du Tourmalet, salita decisiva della tappa odierna del Tour de France

L’altimetria del Col du Tourmalet, salita decisiva della tappa odierna del Tour de France

FAVORITI – Il favorito numero uno di giornata non può che essere di nuovo Chris Froome, dominatore della tappa di La-Pierre-Saint-Martin ed indiscusso padrone di quest’inizio del Tour. Il principale antagonista dovrebbe essere Nairo Quintana, che trova finalmente una salita con pendenze perfette per le sue caratteristiche sul Tourmalet, ma se dovesse tentennare troppo rischierebbe di pagare dazio in discesa o sul Cauterets, con pendenze troppo morbide per un grimpeur puro come lui. In gran spolvero il neerlandese Robert Gesink, che se dovesse rimanere con i migliori anche oggi potrebbe cercare la zampata vincente approfittando di eventuali momenti di calma. Altissimo il rischio di un’azione da lontano di uno dei grandissimi sconfitti di ieri, Contador e Nibali su tutti. Entrambi i corridori hanno l’estro, il coraggio e la situazione di classifica perfetta per provare a far saltare il banco e lanciarsi all’attacco magari già sulla discesa dell’Aspin. Se nessuno dei grandi dovesse tentare di forzare la mano e sull’ultima salita si dovesse presentare un gruppo di una ventina di corridori, Alejandro Valverde e Daniel Martin sarebbero favoriti nello sprint finale. Difficile per altimetria che corridori come Van Garderen e Talansky possano imporsi, mentre Joaquim Rodriguez e Thibaut Pinot potrebbero tentare di andare in fuga già dai primi chilometri per cercare di conquistare la maglia a pois più che la tappa. La lista degli sconfitti in questo inizio Tour è troppo lunga per riuscire a riportare tutti i possibili outsiders, ma la scommessa potrebbe essere Rolland, soprattutto se il francese dell’Europcar dovesse partire da lontano.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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