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Da giocatore ad allenatrice: quando il calcio cambia sesso
Almeno il calcio in Italia sembra non fare distinzioni tra eterosessuali e omosessuali, azzerando di fatto una” differenza” inculcata nel tempo da culture omofobe. Il sentirsi uomo o il sentirsi donna, l’attrazione per un essere del medesimo sesso fanno parte della natura, checché il Salvini o il Papa di turno ne dicano. L’amore è libertà, come libera e priva di trovate pubblicitaria è stata la scelta dell’Ogliara, club di una frazione di Salerno, che ha ingaggiato come primo allenatore Marina Rinaldi, che due anni fa è dovuta volare a Bangkok per cambiare sesso e essere finalmente se stessa. L’investitura di Marina ad allenatore di questa squadra della periferia salernitana è un fatto storico, una svolta per una società con i paraocchi, che esalta la sacra famiglia e ripudia chi non ha avuto la fortuna di nascere nel corpo che desiderava.