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Materazzi-Jara, trova le differenze ed il buonsenso


Materazzi, non proprio come Jara
Copa America, quarto di finale tra Cile ed Uruguay, partita da nervi a fior di pelle, la tensione si taglia col coltello. Basta un solo episodio per far scattare la scintilla e pendere la partita dal lato decisivo. Ed Ecco che avviene: 20′ del secondo, tempo, il difensore cileno Jara provoca, Cavani reagisce, Jara esagera col contatto simulando e l’attaccante uruguagio viene espulso. Un quarto d’ora dopo lo juventino Isla segna il gol decisivo e manda l’Uruguay a casa.
JARA STRONCATO…. – Nel concitato post-partita (c’era da commentare anche una bella rissa) vengono fuori particolari non proprio edificanti: Jara ha alluso alle traversie giudiziarie del padre di Cavani, da poco in carcere per omicidio colposo dopo un incidente stradale, facendo così infuriare l’attaccante dopo averlo toccato perfino nelle part intime (ok, siamo grandi, grossi e vaccinati, ma è sempre uno spettacolo davanti al mondo…). Risultato? Per il difensore, recidivo, è finita la Copa America ma soprattutto è finita la militanza nel Mainz. La squadra tedesca in cui Jara ha giocato l’ultimo anno (17 partite, 0 gol) l’ha messo praticamente in vendita sul mercato gratis: non si discute la valutazione tecnica del calciatore, tra l’altro opinabilissima, ma la caratura comportamentale. Chi si comporta così non può giocare nel Mainz (e probabilmente in Bundesliga).
…. MATERAZZI ESALTATO – Qualche annetto fa, nel 2006, un episodio assai simile toccò a due nostre vecchie conoscenze ed è famosissimo. Materazzi e Zidane fecero a gara di comportamenti non proprio edificabili (da notare che nessuno ha difeso Cavani nell’episodio incriminato; ha sbagliato anche lui, è pur sempre un professionista), Zidane si beccò tre giornate e la fine della carriera mondiale, Materazzi due, ed in Italia si insorse come se quelle due giornate fossero un omicidio considerando Materazzi indispensabile per quella vittoria, e nessuno fece un processo all’ormai allenatore nel campionato indiano, lasciato libero di “disegnare calcio” da par suo per qualche altro anno. Ora che in Italia tutto è finito a tarallucci e vino e di Jara ci siamo già dimenticati, eppure non è successo più di 10 giorni fa, resta la domanda a posteriori. Agli occhi dello spettatore di calcio neutrale, quale comportamento sembrerebbe più giusto? Io un’ideuzza ce l’avrei: i festeggiamenti non restano, gli esempi sì…
