Football
Calcioscommesse, Andrea Agnelli: “Non lasceremo soli i nostri tesserati”
TORINO, 27 LUGLIO – La Juve di questi tempi, irritata dallo scandalo scommesse e obbligata a cercare occasioni di mercato, somiglia molto ad un romanzo di Dumas. Tutti per uno, uno per tutti. Ricordate? Ebbene, questo è il senso delle parole di Andrea Agnelli, che ha voluto sottolineare quanto la società sia vicina ai propri tesserati coinvolti in questa brutta, ennesima pagina del nostro calcio.
CONDOTTIERO “Nelle squadre ci si aiuta, si combatte, si perde e si vince. Ma non si resta mai soli. E non succederà neppure questa volta». Lo stesso ripete John Elkann, appena atterrato a Londra per la cerimonia di apertura delle olimpiadi: «Andrea ha fatto dichiarazioni molto chiare. Noi sosteniamo l’allenatore e i nostri giocatori. Sono fiducioso e credo nella giustizia». Insomma se è vero che l’unione fa la forza, questo è esattamente il momento per dimostrarlo. Agnelli poi spiega: “A nome della società ribadisco il pieno sostegno ad Antonio Conte, Angelo Alessio, Cristian Stellini, Leonardo Bonucci e Simone Pepe: la Juventus è una società quotata in borsa, ma per tutti è una squadra e per tutti noi che dedichiamo lavoro e passione ai colori bianconeri lo è ancor di più. Gli eventi odierni lasciano in tutti noi una profonda amarezza mitigata dalla consapevolezza che, come indicato dai vertici dello sport italiano, le regole del processo sportivo arriveranno a fare chiarezza nel corso di questa partita che si svolge innanzi a vari gradi di giudizio».
FATTI, PIU’ CHE PAROLE Agnelli, come tutta la Juve, sta dimostrando la propria fiducia. Infatti per la panchina l’ambiente bianconero ha più volte ribadito che Conte è e sarà il tecnico, a prescindere da tutto. Al massimo si darà spazio al tecnico della primavera Baroni, durante gli eventuali mesi di squalifica. Si pensa anche a come puntellare una difesa che potrebbe ritrovarsi priva di Caceres, per infortunio, e dello stesso Bonucci, a rischio squalifica. Comunque vada, la linea bianconera è chiara. Si da fiducia ai propri uomini e per questo si va avanti con loro. Anche Marotta parli di “assoluta fiducia e rispetto per gli inquirenti“, ostentando fiducia nel fatto che la cosa si possa archiviare.
Antonio Fioretto
