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Save Kovacic: qualcuno fermi l’ennesima pazzia di casa Inter

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Kovacic agnello sacrificale per il bilancio dell'Inter

“Sei giovane, talentuoso e con un futuro radioso davanti a te? Allora (non) vogliamo te!”. La cessione di Mateo Kovacic al Liverpool è ormai cosa fatta: i dirigenti dell’Inter dimostrano di non aver imparato dai loro errori e si apprestano a cedere l’ennesimo talento, pronto a sbocciare appena varcati i cancelli di Appiano Gentile.

Philippe Coutinho, ceduto dall'Inter e diventato fenomeno a Liverpool

Philippe Coutinho, ceduto dall’Inter e diventato fenomeno a Liverpool

IL LIVERPOOL HA TROVATO LA SUA ACCADEMIA – Dalle parti del Merseyside ancora non ci credono: i Reds hanno trovato una miniera d’oro e sono più che intenzionati a sfruttarla fino in fondo.  Dopo il celebre caso Coutinho (acquistato per 13 milioni e diventato campione al fianco di Gerrard), si profila un altro colpo clamoroso. Prendere Kovacic per 23/25 milioni e magari ritrovarselo dopo un anno con il valore di mercato raddoppiato, con tanti saluti e ringraziamenti ai nerazzurri. L’Inter è di fatto diventata una filiale del club inglese: compra i giovani talenti, li fa crescere addossandosi le fasi più difficili della crescita e poi, quando il campione è ormai pronto a sbocciare, li manda in Premier League per la definitiva esplosione.

THOHIR, VERBA VOLANT – “Per competere ad alto livello serve un’età media attorno ai 26-27 anni […]  puntiamo con coraggio su giocatori come Kovacic e Icardi. In futuro proseguiremo ad abbassare l’età media della squadra”: queste sono le dichiarazioni del presidente indonesiano neanche un anno fa, smentite ampiamente in questo principio d’estate.  Thiago Motta e Felipe Melo sono i nomi più “caldi” in questa fase di mercato e allora qualche dubbio sorge anche sulle palesate intenzioni di rafforzare l’Inter per portarla a competere fin da subito per lo scudetto: perché ci può stare vendere un giovane, che forse non è pronto per reggere le sorti dell’Inter, se al suo posto arriva un campione affermato come Yaya Touré, ma vendere un talento come Kovacic per sostituirlo con giocatori che hanno dato il meglio anni fa e sono ormai in prepensionamento è un’azione in evidente contraddizione con il progetto della nuova dirigenza.

QUOQUE TU, ROBERTO? – In molti avevano visto l’arrivo di Roberto Mancini come il momento di svolta della carriera del croato: “Mancini è bravissimo a lavorare con i giovani”, “Tra numeri 10 si intenderanno, parlano la stessa lingua, quella del talento”. E invece il primo ad abbandonare Kovacic sembra essere stato proprio il Mancio. Non nelle dichiarazioni ufficiali, ma probabilmente nelle riunioni di mercato con Ausilio e Thohir: il giovane trequartista è stato scelto per reperire le risorse sul mercato, a questo punto non resta che fidarsi ciecamente di chi ha potere decisionale all’interno della società. Anche perché cos’altro si può fare? #SaveKovacic

@jacopogino

Classe '94, studente presso la facoltà di giurisprudenza di Torino. Aspirante giornalista, cerco di unire qualità nella scrittura, nuove idee e, quando serve, una buona dose di ironia. Perché leggermi? Perché non scrivo mai cose banali e cerco sempre di proporre nuovi spunti interpretativi sui temi di cui parlo

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