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Inter 2010-Juventus 2015: le 5 analogie che fanno sperare i bianconeri

La Juventus può veramente fare il triplete? Domanda dalla difficile risposta: tutti i tifosi bianconeri lo sperano, a maggior ragione dopo il trionfo in Coppa Italia, gli altri (soprattutto gli interisti) lo temono.
Molti tifosi della Vecchia Signora, si aggrappano alla dottrina sociologica dello storicismo per sperare nell’impresa. Questa corrente di pensiero, sviluppatasi nella seconda metà dell’ottocento,afferma la tendenza a comprendere ogni manifestazione umana, riportandola al concreto momento storico e all’ambiente in cui è emersa. Detto in parole povere: ogni avvenimento è destinato a ripetersi ciclicamente grazie ad alcune analogie che ne contraddistinguono i due diversi periodi.
Abbiamo quindi cercato 5 analogie tra l’Inter del 2010 e la Juve attuale che facciano sperare i bianconeri e disperare i nerazzurri, in attesa del verdetto di Berlino. Eccole.
1) SCONFITTA IN SUPERCOPPA
Sia l’Inter nel 2010 che la Juventus quest’anno hanno perso la Supercoppa in un paese straniero. I nerazzurri vennero sconfitti a Pechino dalla Lazio per 2-1, i bianconeri sono finiti ko a Doha contro il Napoli ai rigori. Per quanto le sconfitte siano arrivate in modo differente è indubbio che perdere la Supercoppa port bene.
2) GIRONI GEMELLI
Sia l’Inter che la Juventus hanno rischiato di finire eliminate anzitempo nella fase a gironi della Champions. L’Inter era quasi fuori nella quarta giornata del girone, con la Dinamo Kiev in vantaggio per 1-0 sui nerazzurri salvo poi ribaltare il risultato nei minuti finali di gara e qualificarsi per gli ottavi della competizione. Un po’ come accaduto alla Juve che, contro l’Olympiakos, nella stessa giornata, era sotto 2-1, prima della rimonta e del successo firmato Paul Pogba. Guarda caso, poi, erano entrambe nel girone con i campioni di Spagna in carica (il Barcellona per l’Inter, l’Atletico Madrid per la Juve) e sono finite entrambe seconde.
3) STESSO PERCORSO
Anche il percorso dai quarti in poi è stato identico. Entrambe le squadre, infatti, dai quarti in poi, hanno sempre giocato l’andata in casa e il ritorno in trasferta. Inoltre, negli ottavi la Juve quest’anno ha incontrato il Borussia Dortmund, finalista perdente di Champions due anni prima e all’Inter toccò il Chelsea che, nel 2008, guarda un po’, subì la stessa sorte dei tedeschi. Stessa storia ai quarti, dove alle due italiane è toccata la squadra sorpresa fino a quel momento (Cska e Monaco). In semifinale poi, è toccata ad entrambe una squadra spagnola. Curiosamente, il Barcellona 2010 e il Real Madrid 2015 hanno un fatto che li accomuna: hanno entrambe vinto una Supercoppa (spagnola per l’allora squadra di Guardiola, europea per gli uomini di Ancelotti) contro il Siviglia. Se poi si considera che Inter e Juventus presentavano, nelle due semifinali, presentavano un ex prelevato l’estate prima (Eto’o e Morata)…
4) COPPA ITALIA ROMANA
Altro fatto da tenere in considerazione è il percorso della Coppa Italia. Sia l’Inter che la Juventus hanno eliminato la Fiorentina i semifinale e vinto il trofeo contro una squadra romana, a Roma, di misura. L’Inter battè la Roma 1-0, la Juventus ha sconfitto la Lazio per 2-1 ai supplementari. Se tanto mi dà tanto…
5) FINALE CON IL VITUPERATO
L’Inter del 2010 giocò la finale in Spagna (a Madrid) contro una tedesca (Bayern Monaco), a Juventus giocherà in Germania (Berlino) contro una spagnola (Barcellona). Da notare che Van Gaal, allenatore di quel Bayern, era al primo anno alla guida dei tedeschi e aveva anche rischiato l’esonero in quella stagione, stesso destino di Luis Enrique quest’anno. Guarda caso, poi, in quella finale, vincendo, anche il Bayern avrebbe potuto fare il triplete, cosa che può accadere anche al Barcellona (i blaugrana hanno la finale di Coppa del Re sabato 30 maggio).
Un’ultima cosa: l’Inter del 2010 aveva un cannoniere argentino, Milito, come la Juventus di oggi con Tevez.
Gli elementi perchè la storia si ripeta, dunque, ci sono tuti. Non resta che aspettare il sei giugno per sapere se la congiuntura stellare si completerà.
Davide Luciani
