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Juventus, 5 modi per battere il Real Madrid
Pubblicato
6 anni fa|
Editor
Antonio Foccillo
La Juventus, dopo dodici anni, torna a sognare una finale di Champions League. E come dodici anni fa c’è ancora il Real Madrid da superare. Situazione diversa da allora perchè il ritorno si giocò al Delle Alpi, mentre stavolta Buffon e compagni dovranno tentare l’impresa davanti al muro blanco. Difficile sì, ma non impossibile.
CONCENTRAZIONE IN DIFESA – Pensare di tornare a casa senza subire goal in casa del Real è quasi utopia. L’Altetico Madrid ha retto fino all’ultimo nei quati di Champions, ma alla fine la zampata di Hernandez ha mandato in paradiso i galacticos. La Juventus ha dimostrato di avere una delle difese più forti d’Europa, non solo negli interpreti, ma anche nell’organizzazione. Servirà la massima concentrazione e la massima attenzione nel chiudere qualunque spazio e linea di passaggio, soprattutto negli ultimi sedici metri. Ancora meglio sarebbe se la linea difensiva non si abbassasse troppo come spesso è portata a fare, tenendosi più a ridosso della linea di centrocampo per tenere lontana la BBC.
CENTROCAMPO, LA CHIAVE – Sergio Ramos sarà di nuovo proposto in mediana da Ancelotti al fianco di Kroos e James Rodriguez. E’ proprio sulle difficoltà palesate dal difensore madridista che la Juve dovrà giocare, pressandolo e mettendolo in difficoltà in ruolo non suo. Fondamentale sarà il ritorno di Pogba, che potrà garantire quantità e qualità, nonostante Sturaro abbia dimostrato di poter essere all’altezza di disputare partite così delicate. La forza fisica del francese, abbinate alla sua tecnica, potranno tornare utili nello spezzare in due il centrocampo avversario, mettendo in difficoltà lo stesso James, che mezz’ala non è. Importanti saranno le chiusure sugli esterni, lavoro che Marchisio ha già fatto egregiamente all’andata e che anche il francese dovrà fare, facendosi trovare immediatamente pronti per le ripartenze. Se Pirlo non sarà marcato a uomo e pressato, come accaduto anche all’andata, le sue verticalizzazioni immediate dopo i recuperi in difesa potranno mettere seriamente in difficoltà un Real che per forza di cose dovrà sbilanciarsi.
RIPARTENZE, GIOCARE ALL’ITALIANA – Sarà questo il dictat. Chiudere tutti gli spazi, non far filtrare nemmeno un pallone e poi lanciarsi in avanti e sfruttare le praterie che il Real inevitabilmente lascerà. Già all’andata la presenza di Tevez tra le linee ha creato non pochi grattacapi a Pepe e compagni. L’assenza di Sergio Ramos a guidare la difesa si è fatta sentire, con Varane non sempre attentissimo, senza contare Carvajal e Marcelo, micidiali in proiezione offensiva, ma da infarto in fase di copertura. Gli inserimenti da dietro dei centrocampisti juventini potranno far tremare il Santiago Bernabeu, soprattutto se Tevez e Morata sapranno allargare la difesa e infilarla in velocità negli spazi. Si veda il primo goal bianconero dell’andata.
LUCIDITA’ IN ATTACCO – Idee chiare. Una volta presa palla, Tevez e Morata non dovranno tergiversare e titubare, mantenere la freddezza che li contraddistingue e sapere perfettamente cosa fare. Allegri ha preparato la partita a dovere in ogni dettaglio, ma il rischio che i due punteros bianconeri perdano di visione è da tenere in conto soprattutto nel finale, dato che soprattutto l’Apache dovrà dare parecchia man forte al centrocampo. I due sono in ottima condizione atletica, ma questo non sempre basta. Soprattutto Morata non dovrà farsi prendere dalla smania di segnare a tutti i costi davanti al suo ex pubblico. Sarà questa la prova della sua maturità.
UN PIZZICO DI FORTUNA – In queste partite conta anche lei. Per citare il Galliani di qualche anno fa, la Juventus dovrà schierare Culovic come dodicesimo uomo e sperare che possa dare una grossa mano nei momenti più difficili come già successo all’andata. Non esiste squadra che in questa competizione non si sia aggrappata anche a questo aspetto e dovrà per forza di cose tenerla dalla sua parte, sperando che il fascino dei galacticos non sia più attraente della vecchia signora.
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