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Cagliari, continua la via Crucis: l’ultima stazione è allo Juventus Stadium

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Cagliari batte Parma 4-0

Non resta altro che la fede, tra sacro e profano. Ieri sera, mentre il Cagliari prendeva a pallonate un Parma sempre più povero, uno dei simboli del capoluogo sardo, Sant’Efisio, rientrava nella chiesetta di Stampace. Casualità, nulla più, ma chi ci crede ha pensato ad un miracolo. Sportivo, si intende. Il Cagliari mette a referto quattro reti senza incassarne manco una: il profeta di Eupalla, Zdenek Zeman, non ha creduto ai propri occhi. Sulla panchina del Cagliari ora siede il Normal One Festa, protagonista di una cavalcata vincente dal sapore di una via Crucis. L’ultima stazione è piazzata allo Juventus Stadium di Torino: servirà un altro miracolo, con o senza santi di mezzo.

Gianluca Festa, tecnico del Cagliari

Gianluca Festa, tecnico del Cagliari

LA SPERANZA, LA PASSIONE E LA DEA –  Sei punti nelle ultime tre giornate, due successi, una sconfitta, sette gol fatti e due subiti. Il Cagliari ha rosicchiato all’Atalanta tre lunghezze, ma ne rimangono ancora sei (in realtà sette, se si tengono in considerazione gli scontri diretti). Nonostante tutto, nonostante tutti, i sardi sono ancora in corsa, però la salvezza è ancora un miraggio e la prova incolore di Verona rischia di diventare l’ennesimo rimpianto. Eppure c’è la speranza ed un hashtag, #crediAmoci, un po’ più credibile rispetto a qualche settimana fa. Il Cagliari, rimesso in sesto dalla mano pesante di Festa, ha centrato un primo obiettivo: salvare la dignità. Ma non basta. La salvezza, quella vera, è un’altra.

TROPPA GRAZIA, SANTA BARBARA – Sabato andrà in scena l’ultimo atto della via Crucis cagliaritana. In ritardo, come al solito. I sardi affronteranno la Juventus nel miglior momento possibile dell’anno. Per i bianconeri, già vincitori del titolo nazionale e impegnati nella doppia semifinale di Champions con il Real Madrid, la sfida sarà poco più di un impiccio, mentre per il Cagliari sarà la partita della vita. L’atto di fede non sarà sufficiente, se non sarà sostenuto da coraggio, determinazione ed un pizzico di fortuna. Una volta superato l’ennesimo ostacolo sulla via della croce cadetta, non resterà altro che sperare nell’intercessione della palermitana Santa Barbara. Alla Dea l’ultimo girone infernale, quello del Barbera, ai tifosi rossoblù le preghiere, più sentite che mai.

@antoniocasu_

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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