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Curva Juventus e Ferrero “Football Leader”: la protesta degli ultrà
Mala tempora: ovunque ti giri vedi ultrà, dalle prime pagine dei giornali – #Scudo33 titolava questa mattina l’edizione on line di Tuttosport – agli svincoli dell’autostrada, dalle cronache giudiziarie – Genny ‘a Carogna condannato a 2 anni e 2 mesi – ai cortili delle Università. “They’re everywhere”, purtroppo, “essi sono dappertutto“ proprio come i baccelli dell’Invasione degli ultracorpi, e in attesa della sospirata reazione del genere umano ci tocca convivere con gli “alieni” più rozzi e decerebrati dell’intera Galassia. Certo, li faremo fuori prima o poi (i loro circuiti vitali vanno in tilt a contatto con le manette), ma per ora il pianeta-Italia è roba loro, e vederli marcare il territorio ogni giorno è la prova più evidente di un dominio quasi incontrastato.
NON SOLO BOMBE – I curvaioli, si sa, non sono tutti uguali: ci sono quelli da tribuna vip e quelli da tastiera, quelli con la fedina penale zozza e quelli in giacca e cravatta. Fra tutta questa varia e variamente perseguibile umanità spiccano, poi, gli autentici fuoriclasse, quelli che partecipano alle competizioni più prestigiose – vedi alla voce Imbecilli’s League – e le vincono alla grande senza alcun bisogno di “aiutini”. Prendiamo gli ultrà della Juventus, ad esempio: chi può soffiare il titolo a una simile banda di fenomeni? Esiste qualcuno che possa scalzare dal trono chi è colpevole di aver lanciato una bomba carta fra i tifosi del Torino (11 feriti) e poi ha pure la faccia tosta di protestare? E già, proprio così: ieri sera i tifosi bianconeri hanno appeso gli striscioni al contrario – che nella simbologia ultrà equivale alla faccina imbronciata degli emoticon – perchè sulla Curva ora incombe l’inevitabile squalifichetta di Tosel (breaking news, squalifichetta arrivata: 2 turni di chiusura) e loro, poverini, si sentono vittime di un’ingiustizia: perchè a Tizio e a Caio dai solo una multa e a noi ci sbatti fuori di casa?…tanto per dire una fra le “ragioni” del loro muso lungo. D’altra parte, che volete farci? Loro sono ultrà (mica uomini qualunque, tipo quelli che accettano le conseguenze dei propri gesti), e si comportano di conseguenza. Prima regola: marcare il territorio. Anche al contrario va bene.
E che dire di quei curvaioli, più sorridenti ma non meno subdoli, che manifestano la loro vera natura insinuando? “Non parlo degli arbitri, perché senza di loro non ci sarebbe il calcio”, ha dichiarato il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero dopo il deludente pareggio casalingo contro il Verona (e la quinta gara consecutiva senza vittorie). “La partita? Ce la siamo giocata tutta, poi è successo quello che avete visto. Ci sono stati due-tre episodi: fatevi una domanda e datevi una risposta“. Ma come? Sarebbe questo il “Football Leader“? Sarebbe questo il “migliore” eletto dai “migliori” (Monti, De Paola, Jacobelli, Assoallenatori, ecc.), il personaggio “innovativo”, il dirigente di “alto profilo”?
Mah, qui va tutto a rovescio, non solo gli striscioni.
Enrico Steidler