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“Ombrelline”: il Wec dice no alle donne-oggetto
Carta da parati addio. Sarà per la legge dei grandi numeri, ma il mondo della cronaca non è fatto solo di brutture: ogni tanto, qua e là, spunta una piccola-grande notizia, un piccolo-grande motivo per guardare al futuro con rinnovato ottimismo e un minimo di fiducia nel genere umano. “Dalla 6 Ore di Silverstone – ha annunciato alla Reuters Gérard Neveu, numero uno del Wec (campionato mondiale Endurance) – non vedrete più le grid girl sullo schieramento e la cosa succederà anche per le restanti gare. Per me le grid girl sono una cosa del passato, la condizione delle donne è un po’ differente al giorno d’oggi”.
PROFESSIONE: PIANTA ORNAMENTALE – Sulla stessa lunghezza d’onda anche molti piloti, fra cui spicca il campione in carica Anthony Davidson: “Ho parlato spesso della vicenda con mia moglie ed entrambi abbiamo concordato sul fatto che questa prassi fosse piuttosto retrograda. Il mondo è andato avanti e le corse automobilistiche dovrebbero seguirne i progressi più da vicino. Per questo sono contento che il Wec sia passato oltre, eliminando finalmente questo aspetto sessista”. A dir poco, perchè a riguardo di uno Star-System che fa uso di ragazze seminude per proteggere i divi del volante dai raggi del sole – ecco perchè vengono bavosamente definite “ombrelline” – si potrebbero usare ben altre, e ben più gravi, parole. Mercato del bestiame, ad esempio, rende meglio l’idea di una griglia di partenza affollata da appetitose “schiavette” sculettanti, sesso e karnazza a un tanto al chilo messa in vetrina per la gioia dei consumatori. Cosa fai nella vita?… Mi prendo cura del mio signore e gli mostro un po’ di mercanzia... Cronache dal medioevo? No, purtroppo: roba di bruciante attualità. Per tutti, ma non per il Wec.
IL TEMPO NON SCORRE INVANO – Una svolta epocale, insomma, un “atto dovuto” che si spera non resti isolato. Certo, “a volte si esce dalla…griglia e si rientra dalla finestra – come scrive OmniCorse.it – perché nel Wec edizione 2015 la rivoluzione sul coinvolgimento del pubblico sarà radicale e anche se Neveu non lo dice le ragazze non spariranno. Come già accaduto nel prologo francese del Paul Ricard ad ogni corsa ci saranno eventi collaterali in pista e nel paddock, con concerti, musica, deejay, artisti oltre che la possibilità di visitare il circo iridato da parte degli spettatori. E fuori dalla griglia c’è da scommettere che di ragazze immagine ne rivedremo in abbondanza”. Ok, d’accordo. Quello che conta, però, è di non rivederle mai più sulla griglia – e cioè in vetrina – a fare le ancelle hot del rombante guerriero. E’ questo il piccolo-grande passo in avanti che l’umanità del 2015 d.C. aspettava impaziente, e ora vedremo se anche il resto del carrozzone (dalla Formula Uno alla MotoGP) saprà seguire l’esempio e stare al passo col calendario.
Comunque sia, grazie Wec.
Enrico Steidler