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Marchisio, lo “stile Juve” diventa un caso Nazionale

Tutta colpa di Enrico Castellacci. “Ma chi è il medico della nazionale? Topo Gigio???”, ironizza il cosiddetto popolo del web ora che la notizia dell’infortunio di Claudio Marchisio si è rivelata una bufala. “Ma mandare a casa questi dottori e chiamare delle persone
serie
e competenti?!?!?!… – invoca a gran voce un altro
tweet – vedi mondiale in Brasile ‘i test atletici ci danno in forma
ottimale’ …sembravano dei morti!!!!”. Ok, d’accordo, lo sberleffo mediatico ci sta: il legamento crociato del centrocampista bianconero è sano e salvo, infatti, lo spettro dei 6-7 mesi di stop si è dissolto come
neve al sole e la diagnosi cannata in pieno è peggio di un autogol in rovesciata.

Antonio Conte, commissario tecnico dell’Italia
LESIONE PRESCRITTA – Ecco il comunicato ufficiale
della Juventus: “Claudio Marchisio, rientrato questo pomeriggio dal ritiro della Nazionale
, è stato sottoposto ad accertamenti da parte dei medici sociali della Juventus e dal professor Flavio Quaglia. È stato poi sottoposto in tarda serata a una nuova risonanza magnetica del ginocchio destro dal professor Carlo Faletti presso
la clinica Fornaca. La visita
e l’esame hanno escluso lesioni del legamento crociato anteriore. Claudio rimarrà a riposo per qualche giorno
e le sue condizioni
verranno quotidianamente monitorate”.
LA CLASSE NON E’ ACQUA – Tutta colpa di Castellacci, quindi
, ma in realtà la topica del dutùr – che però si difende: “Io non ho mai parlato di lesione o operazione, ho solo reso pubblico
il referto dell’ospedale Fanfani” – ha anche un grande merito. Involontario, certo, ma ce l’ha: volevate (ri)vedere
la vera faccia della Juventus (che fu e che è)? Eccovi serviti. “Bisogna capire come mai in Nazionale
li fanno lavorare così tanto“ ha sibilato John Elkann quando la notizia dell’infortunio non era ancora stata smentita. “Conte a Torino allenava, in Nazionale
fa il selezionatore – osserva il presidente
di Fiat Chrysler Automobiles prima di assestare il morso letale – Sono due lavori diversi. Dopodiché se uno vuole passare come il selezionatore con maggiori
infortuni…” “Mi dà fastidio chi cerca di mettere il mio passato contro di me – ha quindi
replicato il ct degli Azzurri Antonio Conte, sì, proprio quello che un anno fa polemizzò di brutto con Prandelli per la convocazione di Chiellini in Nazionale
– Alla Juve non mi aveva mai fatto questi rilievi (!). Ma io vivo sempre
nella polemica – conclude il carnefice vestendo i panni della vittima – Ora voglio solo pensare alla Bulgaria”.
Ok. Mentre Conte si concentra sulla difficile trasferta di Sofia, noi non possiamo fare a meno di riflettere su uno stile (quello bianconero) che una volta era un marchio di fabbrica e oggi è una specie estinta. Merito del dottor Castellacci, diciamolo, e anche se nessuno aveva bisogno dell’ennesima conferma – l’ultimo esemplare di quell’inimitabile savoir-faire è scomparso tanti anni fa – bisogna riconoscere che la lezione
è stata molto divertente e istruttiva. Repetita Juvant.
Enrico Steidler
