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Icardi o Kane? Perché Maurito vale di più

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Icardi tevez gol

Mauro Icardi è, nel bene o nel male, l’uomo più discusso dell’Inter. Inutile negarlo. Il 21enne argentino trova sempre il modo per far parlare di sé, dentro e fuori dal campo: che sia per una doppietta o per un selfie particolare non ha importanza. Il bomber nerazzurro è stato più volte accostato sul mercato, così come un altro classe ’93 che si sta facendo strada nei nomi delle migliori prime punte mondiali. Si tratta di Harry Kane, esplosivo giocatore del Tottenham autore di una stagione finora straordinaria. Non a sufficienza per fare in modo che il suo valore sia superiore a quello dell’argentino. Vediamo perché.

Harry Kane, il nuovo fenomeno del calcio inglese

Harry Kane, talentuoso attaccante del Tottenham

CONTINUITA’ – Per prima cosa bisogna considerare che la stagione di Icardi è di altissimo livello, ma non è una sorpresa. L’attaccante argentino è andato a segno 15 volte in campionato (secondo miglior capocannoniere, dietro solo a Tevez) e 4 in Europa League, ritagliandosi uno spazio tra i big della Serie A, ma anche nelle due annate precedenti aveva ben figurato. Con la maglia della Sampdoria era stato in grado di andare in doppia cifra nel 2012-13, pur giocando poche volte da titolare, mentre nel 2013-14 si era fermato a quota 9 gol in maglia nerazzurra, complice un lungo infortunio che ne ha minato la possibilità di scendere in campo a lungo. 34 reti in meno di tre stagioni di Serie A, tutte giocate solo parzialmente, sono un bottino impressionante per un giocatore così giovane, che ha già saputo confermarsi più volte dimostrando che la sua non era solo fortuna. Al contrario Kane, che in questa stagione ha numeri mostruosi dalla sua, era sconosciuto (o quasi) fino all’estate scorsa, avendo totalizzato 4 gol in 15 presenze con gli Spurs. Se questa fosse solo la sua stagione fortunata l’investimento potrebbe non rivelarsi azzeccato.

SQUADRA – Se l’attaccante inglese ha avuto una miglior media gol nel corso di questa stagione è in parte merito della squadra che lo supporta. Il reparto offensivo del Tottenham conta nomi come Adebayor, Lamela, Chadli, Townsend, Soldado ed Eriksen, e di certo andare a segno con l’ausilio di giocatori di questo calibro rende il compito meno complicato. Non che i vari Palacio, Shaqiri e Podolski siano scarsi, ma di certo il supporto ricevuto da Kane è nettamente superiore. Il buon Icardi è costretto a lottare per conquistarsi le occasioni e raramente può permettersi di fare l’opportunista, dote che permette al britannico di essere così prolifico. A parità di compagni di squadra le cifre di reti varierebbero senza dubbio. Probabilmente a favore dell’argentino.

MARKETING – Infine, il personaggio di Icardi è molto più mediatico. E questo non è soltanto un bene, ma può essere sfruttato per incrementare gli incassi della società. Fa molto più rumore un bomber come Maurito del più compassato Kane. Gesti come le mani alle orecchie al Marassi, i tweet al veleno e le foto provocatorie sono il suo marchio di fabbrica. E in questo calcio essere un personaggio conta. Aiuta a far parlare di sé, e quindi della propria squadra. Che sia giusto o sbagliato non importa. Il marchio Icardi vende molto, perché non solo è un grande attaccante, ma è un personaggio. Il marchio Kane vale meno. Almeno per il momento. Spetta all’Inter decidere se valorizzare l’argentino a Milano o scegliere di incassare fior di milioni con una sua cessione. Ma questa è un’altra storia, e se ne parlerà quest’estate.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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