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Non tutti i Mali vengono per nuocere

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Seydou Keita, leader della Roma

Il calcio è storia: chi lo nega… Il calcio è storia, ma…è anche cambiamento. Il calcio è soprattutto evoluzione.

Vedere per credere quello che sta accadendo alla Nazionale calcistica del Mali e all’intero movimento calcistico di questo Paese africano. Una federazione giovane, nata solo nel 1960, che non ha mai vinto nulla e che ha come miglior piazzamento un secondo posto alla Coppa D’Africa, nell’oramai lontano 1972. Ma allora, di che evoluzione si parla?

Ebbene, la Nazionale maliana non è ai stata in voga come in questo momento. Non ha mai dato, infatti, così tanti giocatori al calcio europeo, in particolare alla parte che conta. Attualmente non c’è alcun allenatore, dopo che pochi mesi fa è stato esonerato Patrice Carteron. Ma poco importa, l’orgoglio maliano si fa valere soprattutto tra i club.

La patria d’adozione dei giocatori provenienti dal Mali è senza dubbio la Francia. La Ligue 1, infatti, manda in campo la maggior parte dei migliori. C’è il buon Drissa Diakitè, trentenne terzino destro che gioca nel bastia; il 25enne Tongo Doumbia, centrocampista e punto fermo del Tolosa; Sambou Yatabarè, esterno d’attacco tra i più talentuosi di questa compagine, inamovibile del Guingamp; Abdou Traorè, mediano d’altri tempi del Bordeaux; Sigamary Diarra, trentunenne ala pura del Valenciennes. Oltre a loro, due vere e proprie stelle della formazione giocano nel campionato francese stesso: sono Abdoulaye Diaby, attaccante 23enne del Lilla, e Modibo Maiga, punta di diamante del Metz.

Molla Waguè, con la maglia del Mali

Molla Waguè, con la maglia del Mali

Da annoverare, poi, l’attaccante del Trabzonspor Mustapha Yatabarè e Bakary Sako, forse il miglior talento in assoluto, di proprietà del Wolverhampton. Ma, c’è da dirlo, forse i due giocatori maggiori in vista giocano da noi, nella nostra benamata Serie A. Innanzitutto, c’è Seydou Keita. Il centrocampista ex Barcellona è ora in forza alla Roma e ha dato spessore ed esperienza ad una squadra attualmente in piena crisi. Tuttavia, è stato tra i pochissimi a salvarsi nell’odierna fase calante dei giallorossi. L’altro maliano sulla bocca di tutti è Molla Waguè, ennesima trovata dei fantastici osservatori del’Udinese. A 24 anni ha trovato la titolarità in A e ha già segnato due gol finora.

Insomma, dopo l’ultima delusione nella Coppa d’Africa di pochi mesi fa, l’obiettivo è ora trovare un selezionatore e puntare a proseguire nella propria evoluzione. Il calcio africano è un movimento in crescita, che poteva e doveva sfruttare meglio i Mondiali del 2010. Ma chissà che non possa essere il Mali, insieme a nazionali come Ghana, Egitto e Costa d’Avorio, a portare sempre più in alto il calcio della CAF.

 

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