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Milan, Barbara Berlusconi punta a Walter Sabatini per la rifondazione
Si è preso le sue responsabilità per i tanti punti persi dalla Roma nelle ultime settimane, ha fatto mea culpa per alcune scelte di mercato, si è cosparso il capo di cenere. Ora per Walter Sabatini, attuale ds delle Roma, l’esperienza nella capitale sembra volgere al termine. Specie se alla fine del campionato, dopo essere usciti anche dall’Europa League, non si dovesse raggiungere l’obiettivo del secondo posto, molte delle teste dirigenziali della Roma potrebbero cadere. Tra queste proprio quella di Sabatini che nei giorni scorsi ha anche avuto un duro faccia a faccia con i tifosi giallorossi. Dall’America pare che la proprietà a stelle e striscia sia molto infuriata, e se dovesse venir meno anche il secondo posto che garantisce l’accesso alla Champions in molti se la vedranno brutta. Alla Roma dal 2011, l’addio a fine stagione per Sabatini sembra dunque quasi scontato. Le qualità di uno dei migliori ds italiani sono fuori discussione, difficile quindi che resti fermo a lungo.
L’OMO GIUSTO – Uno come Sabatini potrebbe servire come il pane al Milan. I rossoneri hanno bisogno di una seria ricostruzione dopo l’ennesima stagione sprecata. Probabilmente la famiglia Berlusconi cederà parte della società a qualche investitore straniero, pronto a inserire importanti liquidità per costruire una rosa all’altezza. Il Milan del futuro punterà molto sui giovani e proprio per questo una figura come quella di Sabatini sembra l’ideale. L’attuale ds giallorosso sarebbe particolarmente gradito da Barbara Berlusconi, non proprio entusiasta delle ultime sessioni di mercato condotte da Galliani.
Se in società dovesse entrare l’ormai famoso Mr. Bee, pronto a rilevare almeno il 30% del club, è probabile che Galliani dica addio al Milan, lasciando Barbara come unica ad. In questa nuova società la ricostruzione sportiva del Milan, secondo il volere di Barbara, sarebbe proprio affidata a Sabatini. Quando il futuro societario dei rossoneri sarà più chiaro allora anche il futuro di Sabatini potrebbe essere più definito.
Antonio Scali