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Napoli, campione d’Italia in brutte figure
Adesso basta: nascere senza stile non è una colpa, infischiarsene sì. Soprattutto a certi livelli. Noblesse oblige, infatti, e chi frequenta l’élite del mondo dello sport non può comportarsi come un qualunque avventore dei suoi bar, magari pure un po’ alticcio. Tuttavia, sappiamo bene qual è la media dell’élite di cui sopra (la Serie A), e sappiamo altrettanto bene che è difficile essere all’altezza di una condotta ideale quando si viaggia così rasoterra. Questo per quanto riguarda la media. Ora vediamo chi sta sotto. Molto sotto.
IL RAGLIO DEL CIUCO – Prendiamo il Napoli, ad esempio. Ieri la squadra di Rafa Benitez ha pareggiato in casa 1-1 contro l’Atalanta quart’ultima in classifica, e il verdetto del campo è stato accolto con il consueto, flemmatico distacco. “E’ una vergogna! Tavecchio non può perdere in questo modo la sua credibilità” sbraita il primo tweet della società azzurra chiamando in causa il numero uno della Figc. “Un arbitraggio non da Serie A che falsa il campionato – incalza il secondo puntando il dito contro il signor Calvarese – In Inghilterra questo non sarebbe successo”. Ora, al di là del semplice fatto che nella patria del football non si è mai visto (o quasi) un club della Premier League comportarsi in questo modo, nè tanto meno così spesso e senza pagare un vero dazio, è evidente che qualunque motivo di lamentela – a partire dal fallo di Pinilla su Henrique in occasione del vantaggio nerazzurro – passa in secondo piano, anzi, sparisce proprio, rispetto a una reazione così sbracata. E ridicola. Ma come? E’ proprio il Napoli del presidente Aurelio De Laurentiis, noto serial killer delle buone maniere, a tirare in ballo l’Inghilterra? Ma mi faccia il piacere!… avrebbe detto un grande, lui sì, napoletano.
LACRIME SPAGNULITANE – E siccome al peggio non c’è mai fine, ecco a voi le pacate dichiarazioni post-gara dell’allenatore madrileno. “Credo che tutti hanno visto la partita. Può darsi che 4-5 arbitri non bastano per vedere bene cosa accade in campo: probabilmente – ironizza maldestramente Rafa Benitez – ne servono altri due per poter vedere il fallo di Pinilla su Henrique. E’ un episodio che cambia tutta la nostra partita – prosegue il mister col piglio virile del suo predecessore, Walter “Piangina” Mazzarri –: è incredibile che gli arbitri non l’abbiano visto. E’ la prima volta nella mia vita – aggiunge sconsolato alludendo alla sua espulsione – non ho mai visto nemmeno un cartellino giallo. L’arbitro ha vissuto una giornata particolare. Oggi era una partita difficile, contro una squadra con 11 e dopo con 10 nel proprio campo, noi abbiamo avuto 8 occasioni nette da gol. Per una squadra che è vicina al 2° e al 3° posto – chiosa infine Benitez commentando i tweet della società – queste situazioni cambiano un po’ tutto. Io nel calcio non ho mai visto cose così. E’ una situazione che non mi è piaciuta. Noi stiamo facendo comunque una grande stagione“.
Sì, questo è vero, bisogna riconoscerlo, ma solo in parte. Se si parla di calcio, infatti, i risultati della squadra sono un po’ (tanto) al di sotto delle aspettative, e la colpa non è di Calvarese – diciamolo chiaramente – e neppure di Tavecchio. Ma se si guarda alle brutte figure fuori dal campo, allora sì, nessuno può dare torto a Benitez: stagione memorabile, davvero, campioni d’Italia. E se anche gli arbitri non se ne sono accorti, pazienza: tutti gli altri sì.
Enrico Steidler