Champions League
I quarti d’Europa: tre italiane nei tabelloni, non accadeva dal 2005/06
Le palline delle urne di Nyon oggi contenevano tanta Italia. Non tantissima, come magari speravamo di averne prima dell’esito degli ottavi di finale, ma il plotone azzurro ridotto da sei squadre a tre può dire ancora tanto. In un anno, dispari, privo dell’entusiasmo di un’estate a seguire le vicende della Nazionale, ogni mese primaverile è dedicato senza patemi da calendario ad uno specifico turno dei tabelloni di Champions ed Europa League: ottavi a marzo, quarti ad aprile, semifinali a maggio. E quest’anno, con l’arrivo della primavera, le vie della cittadina svizzera, sede dell’Uefa, si sono impregnate del profumo del nostro Bel Paese: onestamente, non c’eravamo più tanto abituati.
ANNI 2000: SOLO JUVE, MILAN E INTER – Tralasciando le vittorie in Champions dell’Inter nel 2010 e del Milan nel 2007, frutto più di una solidità esemplare della singola squadra che non dell’intero movimento calcistico nazionale, era dal 2005/2006 che l’Italia non portava almeno tre compagini a tale livello della competizione. Milan, Inter e Juventus, le tre storiche big del nostro pallone, quell’anno puntavano a ripetere l’exploit del 2002/03, quando approdarono in semifinale con tanto di successiva finale “inter nos” in quel di Manchester. Soltanto i rossoneri riuscirono ad avanzare, eliminando il Lione, mentre Juventus e soprattutto Inter vennero estromesse contro pronostico rispettivamente da Arsenal e Villareal. Europa amara, come spesso è accaduto nell’ultimo decennio. Europa maledetta. Se consideriamo pure l’ex Coppa Uefa, allora dobbiamo andare indietro di un solo anno, al 2004/05 per trovare tanta “abbondanza”: oltre alle milanesi (impegnate nel derby) e ai bianconeri, un Parma che stava attraversando già allora problemi societari si faceva strada a sorpresa nella seconda competizione Europea, arrivando persino in semifinale dopo aver battuto, nei quarti, l’Austria Vienna.
MA NON SOLO … – C’è da dire che negli anni ’90 avere tre, quattro o più squadre impegnate in Europa in primavera era quasi una prassi consolidata. Basti ricordare il 1993/94, quando Inter e Juventus erano “accompagnate” dal Cagliari, il Parma puntava al bis nella rimpianta Coppa delle Coppe e il Milan spadroneggiava in Champions. Chiedere di tornare a quei livell in Europa, tutto d’un colpo, sarebbe stato troppo. Eppure gli accoppiamenti saltati fuori dalle mani bizzarre di Dudek ci lasciano più di una speranza per vedere di nuovo la carovana azzurra rispondere “presente” pure tra un mese esatto. Per concludere il nostro “gioco” con la storia, citiamo la stagione 1998/’99, quella che potrebbe assomigliare di più a quella attuale: Juventus in semifinale Champions, Parma e Bologna contro Atletico Madrid e Marsiglia in Coppa Uefa. Dopo Nestor Sensini, a distanza di 16 anni confidiamo in un Pasqual o in un Hamsik alzare al cielo il trofeo. Riguardo i bianconeri? Beh, la fortuna aiuta gli audaci. Se ne riparlerà.
Manlio Mattaccini