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Una Roma spietata riagguanta una Fiorentina sciupona
Il pareggio del Franchi non dissipa le incertezze sull’esito del derby europeo tra Fiorentina e Roma, lasciando intatte le possibilità di accedere ai quarti di finale per entrambe le formazioni. La squadra di Montella ha sciupato il cattivo approccio alla gara della Roma capitalizzando soltanto con la rete di Ilicic il netto predominio territoriale sugli uomini di Garcia della prima mezz’ora di gioco. Viola che hanno pagato oltremodo l’assenza di un centravanti di ruolo a causa del forfait di Mario Gomez e delle precarie condizioni fisiche di Babacar, che ha trovato spazio solo nel finale.
Negli ultimi 16 metri la viola ha peccato di precisione e spesso la grande mole di gioco creata dai piedi sapienti di Pizzarro e Badelj (sempre più convincente) si è arenata per la poca incisività sottoporta dei gigliati. Anche Salah è stato coinvolto nella serata grigia degli avanti viola, braccato quasi a uomo dalla difesa giallorossa che ne ha impedito le veloci ripartenze – spesso letali – tipiche del repertorio tecnico dell’attaccante egiziano. L’ultima versione di Joaquin non è di certo quella di metà stagione. L’esperto esterno spagnolo da un po di tempo sembra giocare col freno a mano tirato, ed è certamente da annoverare tra gli uomini che stanno subendo maggiormente l’appannamento dovuto all’eccessivo impiego.
Ilicic merita un capitolo a parte. Ha segnato, e questo è certamente un merito che gli va riconosciuto, ma non ha ancora sciolto i dubbi amletici sul proprio reale valore e sulla capacità di trovare una collocazione ideale nello scacchiere tattico di Montella. Nessun dubbio sulle qualità tecniche dello sloveno che col pallone tra i piedi fa quello che vuole, il problema rimane quello di sapere sfruttare al meglio quelle doti quando serve farlo in velocità. Il “falso nueve” della viola continua a giocare da “innamorato” del pallone e spesso il suo “cincischiare” col pallone tra i piedi, al limite dell’area, vanifica gli inserimenti in velocità degli esterni. La difesa giallorossa che di certo non brilla per rapidità avrebbe potuto subire danni maggiori se fosse stata attaccata in velocità nei rapidi capovolgimenti di fronte, ma questa soluzione è stata cercata dalla viola con troppa parsimonia.
RIPRESA DI MARCA ROMANISTA – I giallorossi sono venuti fuori alla distanza. Paradossalmente hanno tratto vantaggio dal forfait di De Rossi. Con Pjanic hanno trovato in mezzo l’assetto giusto per contrastare efficacemente lo spessore tecnico della mediana viola, che col trascorrere dei minuti, e con l’uscita di Pizzarro, ha perso lo smalto e il passo per comandare il gioco. E l’impressione che se ne trae – a bocce ferme- è che se i giallorossi avessero capitalizzato l’occasione del rigore avrebbero potuto anche portare a casa l’intera posta in palio, di fronte ad una Fiorentina in chiaro affanno.
Il risultato finale sostanzialmente è giusto e di certo fa pendere dalla parte dei giallorossi le possibilità di superare il turno, anche se i viola, quando giocano in trasferta, sono sempre un avversario da prendere con le molle. Fondamentale per i viola è il recupero di Pizzarro e Savic in vista del match di ritorno, e la possibilità di schierare almeno un centravanti di ruolo, che difficilmente sarà Gomez (vista l’entità dell’infortunio patito) ma che molto probabilmente potrà essere il senegalese Babacar. La Roma in vista del match di ritorno dovrà fare i conti con infortuni e squalifiche. Anche ieri si è allungata la lista degli appiedati alla quale ieri si sono aggiunti i nomi di De Rossi e Manolas. E per la gara dell’Olimpico sarà anche squalificato Nainggolan che rimane sicuramente uno degli uomini più brillanti della squadra di Garcia. Per questa ragione il match di ritorno potrebbe avere i connotati di un confronto entusiasmante e non privo di colpi di scena. Sicuramente un grande spot per il calcio italiano in Europa.
Marco Tringali