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Serie A, la top 11 della 26^ giornata

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Il gol di domenica contro il Sassuolo ha permesso a Miroslav Klose di raggiungere quota 300 gol in carriera.

La ventiseiesima giornata di Serie A ci consegna una Juventus in fuga e una Lazio devastante contro la Fiorentina in uno scontro Champions che consacra i biancocelesti e li proietta verso un clamoroso aggancio al terzo posto. Negli altri match uno splendido Di Natale incanta ancora il Friuli, mentre Sportiello salva l’Atalanta da una clamorosa sconfitta a Parma. Ecco chi sono gli undici che hanno maggiormente incantato nel corso di questa tre giorni di Serie A.

SPORTIELLO – Se l’Atalanta del neo tecnico Reja non è clamorosamente affondata sul campo di un Parma sull’orlo del fallimento è per buona parte merito suo. I suoi interventi su Rodriguez e Coda sono decisivi per mantenere inviolata la porta dei bergamaschi. Se poi davanti non vengono creati pericoli non è certo colpa sua.

DE SILVESTRI – Il gol contro il Cagliari che spiana la strada verso il successo è solo il coronamento di una prestazione straordinaria. Dalla sua parte i sardi non sfondano mai e soffrono molto. Le sue galoppate sono una delle garanzie della squadra di Mihajlovic. Chissà se Conte lo ha notato.

WAGUE – Il difensore centrale è una delle più interessanti sorprese della domenica pomeriggio. Abile a svettare sul corner di Di Natale, svolge egregiamente il suo compito difensivo annullando Maxi Lopez prima e Amauri poi. E’ la nuova scoperta del club friulano, certamente non nuovo a giovani di prospettiva.

Mexex, simbolo della pochezza attuale del Milan

Mexex, tra i migliori in questa giornata di Serie A con il gol segnato e il rigore procurato

MEXES – Finalmente il francese toglie i guantoni da boxeur e dimentica le prese da wrestler mostrate a Mauri per concentrarsi sul gioco. E i risultati si vedono: prima si procura il rigore del pareggio, poi porta i rossoneri avanti con un colpo da biliardo in una mischia in area. Anche sulla beffa di Nico Lopez è l’ultimo ad arrendersi, fallendo un recupero decisivo per questione di istanti.

VITIELLO – Qualcuno ha storto il naso vedendolo titolare, ma il suo salvataggio di inizio match su Defrel vale oro. Per il resto si rende molto utile con delle diagonali difensive sempre indovinate. Se il Cesena non riesce a colpire è in gran parte merito suo.

HETEMAJ – La Roma non è in giornata, è vero, ma l’ex giocatore del Brescia è una spina nel fianco per i giallorossi. Corre come un dannato e sulla fascia sinistra gioca la sua miglior partita stagionale. Strepitoso.

BIGLIA – Il gol con cui apre la goleada contro la Fiorentina è pura magia, e per il resto del match dimostra di essere un giocatore di altissimo livello. Se il lunedì biancoceleste è da Oscar il merito è buona parte suo, in cabina di regia non sbaglia nulla e sfiora anche il raddoppio. Non è un caso se qualche mese fa Sabella faticava a rinunciare a lui. Occhio alle big europee ora, trattenerlo non sarà semplice.

POGBA – Il francese non è in un periodo di condizione ottimale, e per buona parte del match lo dimostra. Ma l’invenzione del gol vittoria contro il Sassuolo vale oro, consentendo alla Juventus di andare a +11 sulla Roma con il lusso di poter rifiatare in vista della sfida di Dortmund.

ANDERSON – Non vederlo nel tabellino dei marcatori fa strano, ma la sua prestazione è comunque da incorniciare. Fa semplicemente quello che vuole dall’inizio alla fine, si procura il rigore del 2-0 e stravince il duello di fenomeni con Salah. Ma che partite ha visto Dunga?

DI NATALE – Il buon Totò trascina i suoi uomini contro il Torino, realizzando la rete del pareggio con una capacità di finalizzare fuori dal comune. In seguito batte i due angoli che portano all’autorete di Molinaro e al gol di Wague, dimostrando ancora una volta la sua tecnica sopraffina. Stramaccioni non può proprio fare a meno di lui.

KLOSE – Immortale. Alla soglia dei 37 anni riuscire a segnare una doppietta in una partita così importante è affare di pochi. E’ affar suo. Un giocatore straordinario, bomber altruista capace di sacrificarsi per la squadra ma anche di punire costantemente le difese avversarie. E pensare che fino all’infortunio di Djordjevic vedeva il campo a fatica. Klose da matti.

Sono Davide Terraneo, studente di 19 anni diplomato al liceo classico. Ho praticato tennis, calcio e atletica e sono un appassionato di ciclismo. Da maggio 2014 sono un arbitro FIGC. Scrivo per passione e per raccontare le emozioni e i valori che lo sport trasmette a chi lo pratica e a chi lo segue.

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