Prima Pagina
Il calcio è tornato a Cagliari

L’affermazione è altezzosa, coraggiosa, senza paura. Il profeta Zeman torna sulla panchina del Cagliari ed il popolo rossoblù riabbraccia il calcio, quello vero. La salvezza è una chimera, ma il dovere di provarci non manca. Niente più barricate, sterili difensivismi e timori reverenziali verso chiunque: resterà solo l’esercizio di uno sport nella sua essenza più pura. Attaccare sempre, a prescindere da chi si ha di fronte, a prescindere dagli uomini a disposizione o le esigenze di classifica. Il volo pindarico del Cagliari rischia di finire verso la Serie B, ma la dignità dei coraggiosi regalerà qualche sorriso, comunque andrà . Per novanta minuti si dimenticherà la tragica classifica, l‘inadeguatezza di una rosa male assortita per il massimo campionato, i passi falsi di Giulini e i temibili colpi a sorpresa di Marroccu. Tabula rasa, perché il calcio è tornato. Il 4-3-3 di Zeman è un sogno a metà che terrà in scacco i cuori dei tifosi, senza mezze misure. Messi da parte gli alberi di Natale e i tridenti monchi, il divertimento sarà un dogma romantico, forse anacronistico, eppure stupendo da vivere minuto per minuto. Cagliari, porto ideale per un uomo di passaggio, ritrova l’utopista e la voglia di sorprendere. I prossimi mesi non saranno una lenta agonia, ma un lungo volo verso i muri nemici, alla ricerca dell’ultimo amplesso calcistico. Comunque andrà, il Cagliari non avrà più paura di nulla. Neanche della B.
@antoniocasu_
