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Miracolo Viola: la settimana da Dio della Fiorentina
Prima di ieri sera, la Fiorentina non vinceva in casa della Juventus in Coppa Italia dal Maggio dell’anno di grazia 1936: serviva un miracolo per espugnare lo Stadium e il miracolo si è avverato nella persona di Mohamed Salah, il cui talento ha un non so che di ultraterreno e che ha marchiato a fuoco la settimana forse più esaltante dell’annata viola, coadiuvato da un gruppo veramente tosto.
IL PROLOGO – Parte tutto dalla serata di San Siro, dove i ragazzi di Montella hanno la meglio sull’Inter e si rilanciano nella lotta al 3° posto grazie al predetto egiziano e a un super Neto, nonostante l’inferiorità numerica e gli innumerevoli infortuni che falcidiano le file dei gigliati. Per quanto importante, quel successo viene etichettato come una vittoria di Pirro, questo perchè alle porte c’è il match con la Vecchia Signora, rivale più odiata e, irreali 4-2 a parte, nemesi storica della Fiorentina. Si parla molto in città della doppia sfida in Europa League dello scorso anno che condannò la viola grazie alla meravigliosa punizione di Pirlo, il clima è un po’ fiacco, l’immancabile pessimismo toscano regna sovrano, ma il ghigno marmoreo dell’aeroplanino non si scalfisce, che abbia avuto un sogno premonitore?
IL MIRACOLO – Ieri notte chiunque ami il calcio è stato testimone della consacrazione di un campioncino, perchè se non sei speciale non annienti da solo la squadra più forte d’Italia, a domicilio e senza pietà, ma non va sottovalutata la prestazione generale della squadra: Neto è stato ancora una volta decisivo contro quelli che forse saranno i suoi prossimi compagni di squadra, Rodriguez ha chiuso su tutto e tutti, Basanta si è trasformato in Beckenbauer, Mati Fernandez è stato come al solito brillante, insomma tutti hanno dato qualcosa in più del loro massimo, dopo quasi 80 anni il record di cui sopra è decaduto e nessuno si azzardi a parlare di casualità e/o fortuna. La Fiorentina ha fatto una partita perfetta, gagliarda, impermeabile in difesa e armoniosa in attacco, dove ovviamente avere un Salah che corre, dribbla e segna così aiuta, ma anche l’aiuto di Gomez e Joaquin (fenomeno stagionato) male non fa.
LA VISIONE – Se si vorrà concludere l’impresa e tornare in finale di Coppa Italia bisognerà fare ciò che l’anno scorso Rossi & Co. non sono riusciti a fare: non accontentarsi di un intenso momento di piacere, ma lavorare ancora più duramente per godere di un’indimenticabile vittoria, perchè ormai si ha la dimostrazione che a questa Fiorentina nulla e precluso, basta aver fede.
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)