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Roma, il rinnovo di Keita deve essere una priorità
E’ Seydou Keita il protagonista assoluto dell’ultimo periodo giallorosso. Divenuto ormai intoccabile a centrocampo, autore del gol del pari contro la Juventus, il maliano non ha ancora deciso se restare alla Roma per un’altra stagione, nonostante abbia confessato di trovarsi molto bene nella capitale. In questo momento, il rinnovo del centrocampista appare una priorità, considerando che si tratta di uno dei pochi elementi in rosa dotato di personalità ed esperienza per condurre i giallorossi innanzitutto fuori dalle secche in cui si sono cacciati, e nel prossimo futuro verso traguardi più prestigiosi.
LE VOCI- Ieri erano state riportate false notizie circa il rinnovo di Keita, il quale ha provveduto a smentire con un tweet. La proposta di Sabatini sembra comunque essere un prolungamento di un anno ad 1,2 mln più bonus. Un contratto importante, per un giocatore fortissimo, che però ha compiuto 35 anni a Gennaio. Il maliano ci sta riflettendo, a Roma sta bene ed un’altra stagione in maglia giallorossa potrebbe concedersela, prima di appendere le scarpette al chiodo, se lo vorrà, o tentare nuovamente esperienze esotiche.
RINNOVO FONDAMENTALE- Quel che è certo, è che la Roma non può permettersi il lusso di non prolungare il proprio rapporto con Keita. L’ex Barcellona ha dimostrato di poter garantire alla squadra una serie di qualità che in pochi, nella rosa di Garcia, hanno. Tecnica, lucidità, esperienza, carisma, tutte doti che hanno consentito a Keita di conquistare una maglia da titolare ed un posto d’onore nel cuore dei tifosi. Fisicamente, il calciatore è integro, e dunque non ci possono essere ulteriori tentennamenti.
LE STRATEGIE FUTURE- Come giustamente ricordato, stiamo comunque parlando di un calciatore che ha compiuto 35 anni. Non è possibile costruire un progetto intorno ad un giocatore di quest’età (lo stesso discorso vale per Totti), ma è altrettanto vero che Keita da un lato, con la sua esperienza, può aiutare alcuni giovani nel processo di maturazione (Paredes e l’ormai scomparso Uçan), dall’altro ancora garantire parecchio a livello tecnico e di personalità. Insomma, gli ingredienti per il rinnovo sono già nel calderone. Manca solo la firma.