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Rivoluzione Milan, il diavolo cambia faccia
Il Milan pensa già al futuro. La deludente stagione degli uomini di Inzaghi sta portando la dirigenza a considerare il piano per il futuro, con l’intento di riportare la squadra a lottare per un posto in Europa. Tra ritorni illustri dai prestiti e addii importanti in chiave ingaggio la sessione estiva stravolgerà la rosa rossonera. Ipotizziamo come.
LA DIFESA – Nel reparto difensivo il Milan potrebbe salutare Abbiati, Abate, Armero, Mexes e Bonera, i cui contratti in scadenza il 30 giugno non sono ancora stati rinnovati. I cinque giocatori costano alle casse di Berlusconi circa 9,5 milioni a stagione, una cifra importante che potrebbe permettere di investire su nomi nuovi. Dai prestiti rientreranno i giovani Vergara e Simic e il fantasma Didac Vilà, che probabilmente giocheranno un’altra stagione lontano da Milano. E’ sicuro che si punterà nuovamente su Antonelli, finora miglior acquisto del mercato di gennaio, così come dovrebbero rimanere punti fermi gli esperti Alex, Rami e Paletta e il giovane De Sciglio. Piazzare Zapata non sarà semplice, ma per completare il reparto di centrali potrebbe essere sufficiente l’arrivo (rigorosamente a parametro zero) di Munoz, in prestito alla Sampdoria dal Palermo. L’eventuale riscatto di Bocchetti e l’impossibilità di cedere Zaccardo potrebbero chiudere le mosse in difesa, magari per dare più spazio al giovane Albertazzi. Non è da escludere l’arrivo di Pasqual, anche lui a costo zero: l’esterno della Fiorentina non ha ancora rinnovato con i viola e potrebbe decidersi a cambiare aria.
IL CENTROCAMPO – Nella zona mediana gli addii certi di Essien e Van Ginkel quello probabile di De Jong (che continua a non rinnovare) lasciano maggiore spazio a Suso, arrivato nella sessione invernale ma impiegato pochissimo da Inzaghi. L’obiettivo del Milan rimane Baselli dell’Atalanta, con il quale era già stata raggiunta un’intesa un mese fa. Se poi i bergamaschi dovessero retrocedere, l’affare sarebbe praticamente fatto. Nocerino, Birsa e Saponara torneranno alla base, ma i primi due saranno sicuramente girati a qualche altro team (possibilmente a titolo definitivo, anche se entrambi sono in scadenza nel 2016). In entrata si lavora anche per Valdifiori, per cui potrebbero essere decisivi proprio Saponara e Verdi, e per Bertolacci del Genoa. Negli ultimi giorni è spuntato il nome di José Mauri, che se ne andrebbe facilmente da un Parma in procinto di fallire. All’estero si guardano con attenzione Gundogan, Clasie e Maher. Per il resto Muntari, Poli, Bonaventura e Montolivo dovrebbero costituire conferme importanti.
L’ATTACCO – La situazione del reparto offensivo del Milan dipende da due fattori: il rinnovo di Destro e il destino di Cerci. L’ala di proprietà dell’Atletico Madrid, come specificato nell’accordo di scambio dei prestiti, può essere ceduto dagli spagnoli, ma se così fosse Torres tornerebbe a vestire la casacca rossonera. Da questa situazione potrebbe dipendere il riscatto della punta di proprietà della Roma, che verrebbe a costare 15 milioni. E’ molto probabile che l’ex Siena rimarrà al Milan, che dovrebbe decidere di puntare su di lui nelle prossime stagioni. L’organico risulterebbe quindi composto da Destro, El Shaarawy (che piace in Inghilterra, ma non dovrebbe partire), Menez, Honda, Cerci o Torres. Pazzini è in scadenza e non dovrebbe rinnovare, mentre dal Santos aleggia il fantasma di Robinho, il cui prestito termina a giugno, un anno prima del suo contratto con i rossoneri. Piazzare il brasiliano porterebbe un aiuto fondamentale per le casse della società, sia per riscattare Destro sia per trovargli un vice. Dal Genoa dovrebbe tornare Niang, ma la possibilità di prendere Okaka sfruttando la scadenza nel 2016 è concreta. L’unica certezza in casa Milan è che il cantiere rimane aperto. Non una novità, di certo.