Champions League
Calhanoglou, turco di Mannheim: chi è il giustiziere di Simeone?

ESORDIO NEL KARLSRUHE, “SALVA” L’AMBURGO – Ma chi è, in fondo, questo ennesimo potenziale talento sfornato dalla Bundesliga? Parliamo di un centrocampista classe ’94, cresciuto nelle giovanili del Mannheim, squadra della sua città natale. Come tanti turchi trapiantati in Germania, gioca a calcio per sbancare il lunario. Le opportunità al giovane e promettente Hakan non mancano, e il Karlsruhe lo inserisce nella sua squadra primavera. Per il nobile club, da anni ormai sprofondato in palcoscenici minori, è una manna dal cielo: al debutto in prima squadra le prestazioni e soprattutto i gol di Calhanoglou (ben 17) permettono ai biancazzurri di approdare in Zweite Bundesliga. E nella scorsa stagione un altro club “decaduto” che non se la passava di certo meglio, l’Amburgo, lo adocchia, nella speranza di dare qualità e vitalità al proprio centrocampo: il club teutonico occupa per mesi la zona retrocessione, ma nel finale di stagione risale la china grazie alle reti, nove, siglate dal centrocampista dal destro magico. Quasi tutte le marcature, infatti, arrivano su calcio di punizione: indimenticabile quella siglata, quasi da centrocampo, al Borussia Dortumund di Klopp.
SULLE TRACCE DI SAHIN E ALTINTOP – A 20 anni, l’approdo in un club come il Bayer Leverkusen rappresenta per Calhanoglou la giusta dimensione per spiccare il volo. Quello siglato all’Atletico Madrid è stato un gol sciorinante tecnica e freddezza: verrà il tempo dove anche gli occhi internazionali ammireranno i suoi calci di punizione. Il “battesimo” europeo comunque era avvenuto nella fase a gironi: un penalty realizzato ai danni del Benfica. Inutile sottolineare l’importanza del gol di ieri, e già i “turchi di Germania” l’hanno eletto come loro portabandiera. Come Sahin, Altintop e il compagno di squadra Toprak, ha scelto di giocare per la nazionale turca. Forse non vincerà mai un Mondiale, ma la Champions, un giorno, si.
