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Parma: Manenti vuole cedere, si fa avanti Massimo Zanetti
A Parma è caos totale, senza mezzi termini. Dopo il rinvio della trasferta col Genoa c’era stato un’incontro tra Manenti ed il sindaco della città emiliana Pizzarotti, che aveva successivamente dichiarato: “Ha poche idee e molto confuse”. Pochi giri di parole, la situazione è tragica.
GLI SCENARI – Tragica, si, per tutti quanti, perché gli scenari possibili per porre fine, si fa per dire, a questo scempio sono tre e ve li andiamo ad elencare: vendere, portare i libri in tribunale o presentare il piano di rientro in comune. Impossibile la terza opzione, visto che il presidente in questione non riesce manco a pagarsi 2000 euro di multa, figuriamoci 100 milioni di debiti. Restano in piedi la presentazione dei libri in tribunale e la cessione della squadra. La cessione, l’ennesima, e a chi? Questa è la domanda, chi se lo prende in mano il Parma, sull’orlo del fallimento adesso? Sembra impossibile ma un nome c’è, ed è quello di Massimo Zanetti, proprietario della Segafredo.
I PROSSIMI MOVIMENTI – Il noto industriale bolognese ha dimostrato il proprio interesse nel rilevare, e salvare dall’ormai certo fallimento, il Parma. Zanetti non è nuovo nel mondo del calcio, anche se però, suo malgrado, gli era andata male con l’esperienza a capo del Bologna insieme a Guaraldi. Il signor Segafredo sembra intenzionato a provarci, ma ad una condizione: la presenza al suo fianco altri imprenditori locali che possano aiutarlo nella gestione del club. L’idea è stata proposta al sindaco e se ne sta valutando la fattibilità. Attualmente non ci sono imprenditori locali disposti ad occuparsi della squadra, ma le ricerche in merito sono già state avviate. Uno spiraglio di luce insomma, per un Parma sull’orlo di un precipizio. Nei prossimi giorni avremmo sicuramente notizie più dettagliate in merito, ma intanto un punto di partenza sembra già esserci.
Edoardo Baracco