Calcio Estero
Lucas Silva: un ventiduenne col piglio e i numeri di un veterano

Chissà quanti suoi colleghi alla sua età avrebbero voluto avere il palmarès di Lucas Silva Borges: non solo è riuscito a far parte della squadra, il Cruzeiro, detentrice nel 2013 e 2014 del Brasileirão, ma si è anche fregiato, in entrambe le stagioni, del titolo di miglior giocatore nel suo ruolo, ‘volante’, ovvero il centrocampista davanti alla difesa. Qualche giorno fa, varcando le sponde iberiche, ha esordito con i Blancos in uno spezzone di partita con il Deportivo e poco dopo ha giocato per la prima volta in Champions, gettato nella mischia da Carlo Ancelotti (al posto di Illaramendi) nella gara vinta due a zero contro lo Schalke 04.
Le sue caratteristiche tecnico-tattiche lo rendono un giocatore potenzialmente prezioso per lo scacchiere di Ancelotti; con un trio “esagerato” come quello di cui dispone il Real, diventa essenziale il lavoro di copertura e ripartenza svolto a metà campo, proprio lì dove Silva fa la differenza rispetto alla media: grande visione di gioco, capacità di fraseggio breve e veloce, bravo a infilarsi negli spazi e a liberarsi, molto veloce nel verticalizzare e far ripartire la squadra, non ultima una grande abilità nei calci piazzati. Se si aggiunge l’abilità nel rubare palla agli avversari e garantire copertura alla difesa, dotato com’è di un fisico asciutto ma granitico (1.80 per 82 kg.), diventa chiaro che il Real, con circa 13 milioni di Euro e blindadolo fino al 2020, ha fatto più di un affare.
La decisione di farlo arrivare a gennaio e non a giugno è stata forse ‘suggerita’ dal concomitante infortunio di Luka Modric, fuori già da tre mesi ma vicino al ritorno. E forse è proprio questo l’interrogativo che già si è posto Ancelotti in vista del rientro del croato, teoricamente alter ego di Silva: chi giocherà titolare? Spodestare Modric non sarà facile, ma siamo certi che Lucas Silva farà a sportellate pur di essere il prescelto.
Fulvio Fontana
