Football
Niang stellare, la rinascita di un baby folle
Dopo la gara disputatasi a Marassi questo pomeriggio, Genoa ed Hellas Verona si trovano esattamente agli estremi opposti. I rossoblu, grazie alla mirabolante cinquina rifilata agli uomini di Mandorlini, agganciano al sesto posto i cugini della Sampdoria proprio alla vigilia di un derby della Lanterna che si preannuncia infuocato, mentre i veneti, in piena crisi di gioco e soprattutto di risultati, si trovano anch’essi appaiati ai rivali cittadini del Chievo: il problema è che i clivensi hanno agganciato a quota 24 Toni e compagni, che ora si ritrovano a soli 4 punti dal terzultimo posto. Gioia ed euforia si contrappongono ad ansia e preoccupazione e questi sentimenti sono stati ben rappresentati dalla gara odierna. Genoa inarrestabile, grintoso e spumeggiante, Verona impaurito, disattento e incredibilmente vulnerabile, col solo Luca Toni ormai unica certezza.
TOP
M’Baye Niang 8 – Ma non era lui quello che non segnava mai? Tolta la casacca rossonera del milan ed indossata quella rosso-blu del Genoa il sortilegio sembra essersi spezzato. Dopo l’ottima prova contro la Lazio il francese con origini senegalesi si sblocca finalmente in fase realizzativa, segnando le prime 2 reti in serie A della propria carriera. Tocco da rapace d’area di rigore per il primo gol, micidiale torsione di testa per la rete del 3-1 che chiude virtualmente i conti. Nel primo tempo i difensori del Verona sono continuamente alla ricerca di una soluzione per fermare lo strapotere dell’ex rossonero, che nella ripresa esce tra gli applausi e la standing-ovation del pubblico di Marassi. Un inizio sfavillante con la maglia del Grifone, saprà dare continuità a questo periodo magico?
Diego Perotti 7,5 – E’ lui uno degli idoli della Genova rosso-blu. L’argentino ha in dote una classe notevole che non esita a mostrate in tutta la sua bellezza, a volte magari finendo per incaponirsi in complicate azioni personali ma spesso regalando sprazzi di gran calcio al pubblico del Ferraris. Continua spina nel fianco per la retroguardia giallo-blu, finisce per rubare palla ad uno spaesato Sorensen realizzando così il gol che decreta la cinquina sulla ruota di Genova ai danni dell’Hellas. Sterzate, dribbling, assist, nel bagaglio tecnico dell’ex Siviglia c’è tutto: la Sampdoria è avvisata.
Luca Toni 7 – Che dire, l’unico leone in una fossa di innocui gladiatori. Il bomber emiliano è l’unica fascia di luce nel baratro gialloblu e la doppietta di oggi lo fa salire a 9 reti nella classifica marcatori. Il Verona non lotta e si dimostra estremamente traballante in difesa e a centrocampo, lui non molla e prova a dare la carica ai suoi. Prima accorcia le distanze con un poderoso colpo di testa su azione di calcio d’angolo, poi ad inizio ripresa riapre ancora la gara finalizzando un bell’assist di Hallfredsson. Due reti che potrebbero regalare una carica fondamentale ai propri compagni, che invece naufragano di fronte alle sfuriate offensive dei “pirati” genovesi
FLOP
Eros Pisano 4 – Uno dei volti nuovi di gennaio incappa in una giornata da incubo in quel di Marassi. Decisamente impresentabile, è il principale responsabile dei primi due gol avversari: nella prima occasione si fa brutalmente saltare da Bergdich, il quale lo fulmina involandosi sul fondo e facendo partire il cross che causa l’autorete di Agostini, poi 8 minuti dopo si fa anticipare alla grande da Niang, che firma la zampata del 2-0. Il resto della gara è un continuo incubo, con i giocatori genoani che più volte provano a sfondare sulla sua fascia. Nonostante un lieve miglioramento nella ripresa la gara è decisamente insufficiente. Le prossime occasioni sprecate non sono più tollerabili
Frederik Sorensen 4 – Entra al 40′ al posto dell’acciaccato Moras, ma il suo ingresso in campo non migliora affatto le cose. Anzi, se è possibile le peggiora. Il danese ha sulla coscienza le due reti subite nel secondo tempo, particolarmente imbarazzante il disimpegno sbagliato con cui si fa rubare palla da Perotti per il sigillo finale, un azione che fotografa il momento di difficoltà veronese. Impacciato e apparso poco reattivo, l’ex Juventus continua a vivere una stagione decisamente negativa. Saprà riscattarsi?
Panagiotis Tachsidis 4,5 – La classica dimostrazione che non sempre i “ritorni a casa” sono positivi. Ritornato a Verona quest’estate, il greco non è più il giocatore che infiammava il Bentegodi ai tempi della serie B, bensì un confuso e spento alterego. Anche contro il Genoa la sua prestazione a centrocampo è decisamente da censurare: nessuna protezione verso la propria difesa, zero precisione nell’impostazione e valnghe di passaggi banalmente sbagliati. Difetti che purtroppo ha fatto vedere in varie gare quest’anno, siamo proprio sicuri che sia proprio intoccabile nel suo ruolo?
VOTI NUMERICI
Genoa: Perin 6,5; Roncaglia 6, De Maio 6, Izzo 6; Edenilson 6,5, Bertolacci 7, Kucka 6, Bergdich 6,5 (dal 65′ Laxalt 6); Falque 7 (dall’88’ Mandragora SV), Perotti 7,5, Niang 8 (dal 74′ Pavoletti SV). All. Gasperini 7,5
Hellas Verona: Benussi 6; Pisano 4, Moras 5 (dal 40′ Sorensen 4), Marques 5, Agostini 4,5; Greco 5, Tachsidis 4,5, Hallfredsson 6,5 (dal 74′ Ionita SV); Gomez 6 (dall’82’ Nico Lopez SV), Toni 7, Lazaros 6. All. Mandorlini 5
Enrico Cunego