Calcio Estero
Premier League: i diritti TV portano 7 miliardi in 3 anni
Asta miliardaria per la Premier League, che chiude un accordo mai cosi ricco e importante per risanare le casse della Federazione Inglese e delle varie società. Il duello tra Sky Inghilterra e BT Sport, principali dirimpettaie durante l’asta, infatti è stato vinto da Sky sul filo di lana, per una differenza di “soli” 9 milioni di euro.
6,9 MILIARDI DI EURO – E’ stata questa l’offerta vincente di Sky Inghilterra, capace di superare l’offerta di 6 miliardi di euro presentata da BT Sport. I pacchetti TV sono stati divisi con ben 5 andati alla società di Murdoch e i restanti 2 passati alla BT Sport: mentre le partite che saranno trasmesse saranno ben 126 per Sky che di fatto ha acquisito in larga parte anche la nuova fascia del venerdì sera, comprendente 10 partite. La BT Sport si accontenterà di 42 partite, malgrado in tempi recenti l’acquisizione di Champions League ed Europa League abbia segnato comunque un colpo importante dal punto di vista calcistico. La Premier League si conferma cosi la lega sportiva tra le più ricche del mondo e, se nel calcio non c’è rivale, da un punto di vista internazionale sono solamente la NFL e la NBA a tenere il passo della Premier, capace di far schizzare il suo valore ad altissimi livelli negli ultimi 25 anni.
CRESCITA INARRESTABILE – Erano appena gli anni ’90 quando la BBC mandava in onda appena 14 partite durante l’anno oltre agli highlights e il pagamento dalla Premier League era di “appena” 3 milioni di sterline, cifra che di fatto ad oggi a malapena potrebbe bastare per trasmettere 30 minuti di una partita. Differenza con altri campionati e, in particolar modo la Serie A, che diventa impietosa nel momento in cui ci si rende conto che i diritti per il triennio 2015-2018 sono costati 3 miliardi in totale, non bastasse la gia enorme differenza in fatto di sponsor che viene rappresentata in particolar modo dal Manchester United, capace di incassare 90 milioni di euro dall’Adidas, 70 dal main sponsor più tanti altri milioni che entreranno con la divisione dei nuovi diritti tv. Serie A che quindi necessiterà ancora di tanto tempo per rimettersi al passo con la Premier che continua a veleggiare in acque economiche tranquille.
Dario Di Ponzio