Focus
Galliani, Agnelli e Juve-Milan: questione di prospettiva sbagliata
Adriano Galliani le prova tutte. No, non parliamo di mercato, ormai alle spalle, ecco perchè serve aguzzare l’ingegno per tentare disperatamente di spiegare il declino rossonero degli ultimi anni specie se contrapposto al prossimo poker tricolore bianconero. Il tutto avrebbe vagamente un senso se l’ad rossonero non fosse anche geometra, allora sì che la questione assume tutti i contorni di un attacco kamikaze dall’effetto boomerang. Devastante per l’immagine del Condor, del Milan e dei rapporti con la Vecchia Signora, da sempre definiti “diplomaticamente” buoni. La guerra dei comunicati è partita, a vincere saranno solo i giornali e gli snob criticoni di un calcio che ancora una volta non perde occasione per farsi ridicolizzare.
Spiegare l’abbaglio di Galliani sarebbe troppo semplice, ma tale è la stima verso il Geometra Adriano che vogliamo credere ci sia ben altro dietro, un secondo fine ancora insaputo, dietro un sospetto facilmente attaccabile e dalle inconsistenti fondamenta. “La Juve ha il monopolio delle immagini trasmesse dallo Juventus Stadium, indi per cui ha falsificato i replay relativi al fuorigioco di Tevez“, questo il sunto. Lo si dimostra, o si tenta almeno, evidenziando la linea non parallela del centrocampo con quella tracciata lungo i piedi di Zaccardo, l’uomo della discordia che terrebbe in gioco o meno l’Apache. E’evidente che l’occhio colga senza ausilio di righelli o strumenti simili la diversa prospettiva fra la distanza che c’è dall’alto fra le due linee e quella dal basso, ovviamente più larga. Questa incongruenza dal Milan è vista come una manipolazione ad hoc delle immagini da parte della Juventus, dalla geometria è vista invece come la più banale delle leggi della prospettiva. Possiamo prendere una foto qualunque di un’autostrada inquadrata dall’alto, in fondo al termine della foto si avrà nettamente l’impressione che le linee ovviamente parallele che delimitano le corsie si avvicinino fino quasi ad incontrarsi. Ciò ovviamente non accade, le linee sono ovviamente parallele, ma la prospettiva cambia vista l’impossibilità di riprodurre un immagine 3D in un foglio di carta a 2D. Credere che Galliani non sia a conoscenza di ciò vuol dire sottovalutarlo e non serve essere un geometra: cosa, dunque, si cela dietro questa polemica? Parlare di arbitri anzichè dell’ennesimo ko rossonero e di una classifica che piange? Ignorare i basilari principi geometrici per nascondere i veri problemi del Milan? O vi sono diatribe in Lega che cominciano ad essere troppo forti per restar nascoste nei corridoi della Figc? Dando uno sguardo agli umori sui social, qualunque fosse l’intento di Galliani è miseramente fallito e a rimarcarlo sono gli stessi tifosi rossoneri, che avrebbero preferito ben altro stile e reazione nel post Juve-Milan. Bianconeri che certo non si fanno pregare, con un comunicato duro e diretto al Milan che, d’altro canto, reagisce di pari tono lasciando la polemica ancora aperta.
L’unica prospettiva che al Milan e Galliani dovrebbe interessare è quella della classifica, che oggi vede i rossoneri nella parte destra di classifica, più vicini alla zona retrocessione che a quella europea. Anche perchè, fosse stato fuorigioco, il Milan il pareggio lo aveva trovato: sconfitta dunque non riconducibile ad un episodio che non ha avuto la minima influenza su un risultato netto a favore della Juve che ha dato l’impressione di passeggiare, vincendo col minimo sforzo sindacale.
E le prospettive non sono migliori: comunque e da ovunque le si vedano….