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Mercato Milan, Mancini shock: “Tevez e Dzeko sono incedibili”. Ibrahimovic-Psg: l’accordo è vicino
MILANO, 16 LUGLIO – Niente da fare, Mancini nega tutto: Carlitos Tevez e Edin Dzeko sono e rimarranno giocatore del City. Per il Milan e i suoi tifosi è l’ennesima doccia fredda di un luglio terribile: prima gli addii in massa dei grandi campioni che hanno fatto la storia dei rossoneri, poi la scioccante cessione dei due assi Thiago Silva e Ibrahimovic ed ora la fine delle speranze in una ricostruzione che rendesse il Milan nuovamente competitivo. Roberto Mancini non vuole lasciare spazio a dubbi e blinda entrambi i fuoriclasse, ritenuti, ora sì, indispensabili al progetto.
BLUFF – Dobbiamo essere sinceri, noi non ci crediamo fino in fondo. La mossa di Mancini potrebbe essere davvero astuta: dichiarare incedibili i due attaccanti con un piede già fuori da Manchester per spronare lo sceicco Mansour a regalargli il suo vero obiettivo, Robin Van Persie. Mancini fra le righe vuole forse ricordare al suo presidente che non permetterà partenze se non verranno soddisfatti i suoi desideri. Alla fine crediamo che uno dei due, Tevez con maggiori probabilità, sbarcherà a Milano, ma, questo è certo, l’affare si trascinerà per le lunghe e l‘intreccio Milan-City-Arsenal potrebbe diventare uno dei motivi clou del mercato.
L’ODORE DEI SOLDI – Ibrahimovic e il suo agente Mino Raiola non sono certamente verginelle e sanno bene come si fa ad ottenere il massimo dai propri interlocutori. Ibrahimovic accetterà certamente il trasferimento a Parigi e le dichiarazioni di questi giorni, attendiste e possibiliste, non sono nient’altro che un’abile manovra per alzare il più possibile l’ingaggio, i premi e i bonus. Lo svedese, che al Milan guadagnava circa 12 milioni di euro, vuole strappare 14 milioni agli sceicchi per chiudere, forse, l’ultimo grande contratto della sua carriera. Leonardo è un uomo intelligente e saprà trovare la giusta mediazione per mettere d’accordo tutti e chiudere finalmente la grande telenovela di questa calda estate di mercato.
Angelo Chilla
