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Antonio Cassano anno nuovo, Bari vecchia: ricomincio da te?

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Ci sto rimettendo quattro milioni di stipendio, ma non sono i soldi il problema. Non lo sono per me.” Dichiarazioni che fanno onore al barese, parole che se espresse con sincerità, lascerebbero dunque le porte aperte ad ogni ipotesi. Compresa quella di un ritorno a Bari, in Serie B, dove l’unico problema sarebbe infatti rappresentato dall’ingaggio. Ciò che impedirebbe uno dei ritorno più romantici della storia recente nel calcio potrebbe anche essere rappresentato dalla voglia di Antonio Cassano di rimanere nel calcio che conta, per quanto le aspettative del Bari di Paparesta siano ambiziose e mirate ad un pronto ritorno ella massima serie, nonostante un avvio stentato. Secondo aspetto, il meno trascurabile, la distanza che separerebbe Fantantonio e la propria famiglia, intesa come Carolina e figli, che hanno sede a Genova.

Antonio Cassano si trova in un punto cruciale e delicato della sua carriera, forse il più difficile di sempre: è l’ultima settimana di mercato, guadagna tanto e nonostante una quiete trovata negli anni resta personaggio ingombrante e col quale più di qualcuno, a prescindere, non vorrebbe correre il rischio di averci a che fare. Ma è sempre “Il pibe de Bari“, uno che a 32 anni si è guadagnato la chiamata ai Mondiali in Brasile dopo una stagione fenomenale a Parma, in una piazza dove nessuno dava credito a lui e alla squadra, capace di conquistare sul campo una promozione impensabile in Europa. Poi sappiamo come è andata, squadra smantellata e lui che comunque ha provato l’impossibile per salvare una nave a fondo, da capocannoniere dei ducali con 5 gol e la solita fornitura di assist. Con un minimo di coraggio e fiducia, Cassano potrebbe ancora fare la differenza in diverse squadre di A: per mete esotiche, come lui stesso afferma, “ci sarà tempo, a 4o anni magari, quando non ce la farò più a correre“. Allegri lo stima, col Milan hanno fatto buone cose, ma il rapporto con l‘ambiente-Juve è delicatissimo e rende improbabile un suo approdo alla corte di Agnelli.

L’altra sponda di Torino è ad oggi una delle mete meno impossibili, utile anche in vista dell’impegno difficile di Europa League con l’Athletic Bilbao, una sorta di risarcimento per quanto gli è stato privato in estate col Parma. La Lazio potrebbe interessarsi all’ex romanista in seguito all’infortunio che ha costretto Djordjevic a terminare anzitempo la stagione, contando su Cassano come alternativa di lusso nello sprint finale alla Champions League. Un ritorno alla Samp, come il barese sottolinea, “è al momento ridicolo“, visti gli arrivi di Muriel ed Eto’o. Di Genoa si parla sempre e se non fosse un simbolo ed idolo della tifoseria doriana: pallino di Preziosi, vivrebbe nella città dove ha famiglia e ai grifoni serve un attaccante in virtù della contemporanea partenza di Pinilla ed il ko per due mesi di Matri. In ultima ipotesi l’Inter: Mancini lo ha sempre stimato, si cerca un sostituto di Osvaldo, potrebbe ricoprire anche il ruolo di trequartista nel nuovo 4-2-3-1 e si è ben lasciato con l’ambiente della squadra di cui è tifoso da sempre, conservando una certa vicinanza con Genova e famiglia.

Inter & Bari, ad oggi, le ipotesi meno improbabili. Perchè di questo si parla, il futuro è un enigma anche per Cassano stesso che dice a chiare lettere “non mi vuole nessuno“, ma fatichiamo a crederci. Qualcuno pronto a scommettere di nuovo sul suo genio ci sarà, forse non domani, ma dopodomani si: e “se i soldi non sono il problema“, la soluzione è a portata di mano.

Anno nuovo, Bari vecchia?

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