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Roma, i pro ed i contro della cessione di Mattia Destro

Il matrimonio tra la Roma e Mattia Destro sembra ormai davvero agli sgoccioli. Nonostante le parole di Garcia, infatti, Sabatini è, da un paio di giorni, in trattative serrate con Galliani per definire il trasferimento, probabilmente con la formula del prestito oneroso, proprio del bomber giallorosso verso il Milan. Ovviamente, nulla è ancora deciso, e la permanenza di Destro alla Roma non è da escludere. Valutiamo dunque i pro ed i contro di un’eventuale cessione del numero 22.
PRO- Mattia Destro, a parere di chi scrive, ha dimostrato in questi due anni e mezzo con la maglia giallorossa di essere forte ma non fortissimo. 28 reti in 64 presenze tra campionato e coppe sono un discreto bottino, ma non tale da chiudere le porte ad ogni offerta. Anche a causa di una serie di problemi fisici, e di qualche intemperanza caratteriale (vedi episodio di Cagliari), l’ex Siena non ha mai convinto del tutto Garcia a dargli piena fiducia, non solo a parole. Inoltre, Destro non sembra avere particolari qualità tecniche, non è molto veloce, in area di rigore è bravo, ma commette spesso anche degli errori a due passi dalla porta (vedi gol divorato di testa contro il Sassuolo). Non pare in grado, in definitiva, di fare la differenza nelle sfide che contano. Se non bastasse, la Roma ha altri 20 mln di motivi circa per cederlo.
CONTRO- Quanto scritto sopra, tuttavia, è passibile di smentita da chiunque. Perché, se è vero che Destro non ha mai entusiasmato come un Batistuta, per esempio, è altrettanto vero che nell’unica stagione, anzi metà stagione, in cui è riuscito a giocare con continuità, ossia la scorsa, il centravanti giallorosso ha letteralmente spaccato le porte, segnando, in Serie A, 13 reti in 20 apparizioni. Media da top assoluto, senza dubbio. E’ possibile che il ragazzo, il quale, d’altronde, non ha ancora 24 anni, abbia bisogno di sentirsi al centro di un progetto per risultare determinante. La presenza di Totti, probabilmente, gli toglie molte delle certezze che stava acquisendo dopo la super seconda parte di stagione vissuta lo scorso anno. Cedere un calciatore senza la certezza di averne scovato tutte le potenzialità potrebbe rappresentare per la Roma un suicidio clamoroso.
Matteo Masum
