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Calciomercato Inter, Lavezzi o Podolski: meglio Bonazzoli

L’erba del vicino è sempre più verde, o sono i nostri occhi a vedere male, molto spesso: il consueto fascino dello straniero ed esotico, del nome incomprensibile o latino: come dar torto a chi la pensa così, Bonazzoli non è certo figo quanto Quaresma, suona molto meglio. Eppure pare che nel calcio sia importante come si gioca a calcio, se sei giovane anche meglio: alla stessa età di Bonazzoli l’Inter faceva esplodere Mario Balotelli, proprio sotto l’ala protettiva di Roberto Mancini e più o meno nello stesso ruolo. Oggi l’Inter cerca esterni offensivi, tecnici e veloci, possibilmente a basso costo: in casa ne ha uno, di 17 anni e pure italiano. Non avrà un nome fighissimo ma pare saperci fare col pallone. Diamo una chance?
BONAZZOLI, UNO SU MILLE CE LA FA…FORSE – E’ più di un decennio che l’Inter domina a livello italiano e mondiale il calcio giovanile, culminato con la splendida vittoria del 2012 nella Champions Primavera, guidati da Andrea Stramaccioni. Nessun altro club in Italia ha regalato giovani a varie società (anche di grande levatura) come l’Inter, portando alcuni di questi proprio in prima squadra: Martins, Pandev, Bonucci, Santon, Bardi, Biabiany, Destro, Balotelli e tanti altri. Bonazzoli è l’ultimo di una lista che vede altri due baby prodigio come Camara e Puscas che stanno infiammando il campionato primavera, con quest’ultimo che sarebbe stato persino cercato dall’Arsenal in estate, con l’Inter che avrebbe rispedito al mittente un’offerta di oltre 3 milioni di euro. Proprio dai Gunners dovrebbe arrivare un prossimo 30enne che ha fallito nei grandi club dove ha giocato, Arsenal e Bayern, a prendere 2, 5 milioni l’anno oltre al riscatto futuro del cartellino, togliendo spazio ad uno che a 17 anni ha solo bisogno di stappare le ali ed affermarsi nel calcio che conta. Da noi è follia, in qualsiasi altro campionato d’Europa è la prassi. Un coetaneo di Podolski è Lavezzi, ben altra caratura, maggiore investimento e sogno dei tifosi neroazzurri: che però dovrebbero farsi due conti e capire se ne varrebbe davvero la pena. 10 milioni il cartellino, non meno di 4 milioni annui per un prossimo 30enne. C’è un discorso tattico da non trascurar,e il cambio modulo ad un 4-2-3-1 o 4-3-3 non può prescindere dall’arrivo di non uno, bensì due esterni. Se Palacio può adattarsi a 33 anni in un ruolo che prevede una condizione fisica eccellente, non proprio quella attuale del n.8 argentino, resta il solo Bonazzoli di ruolo: urgono altri 2 esterni per completare il reparto, senza la certezza che questa Inter possa rendere più con le ali che col rombo. Il gioco vale la candela? L’Inter dovrà attendere marzo per conoscere le sentenze del Fair Play Finanziario nei suoi confronti, sprecare prezioso denaro quando si ha in casa un probabile fenomeno non sembra un’idea geniale.
A 17 anni, da esterno offensivo, Mario Balotelli arrivava dalla Primavera dell’Inter in prima squadra e stupiva l’Italia intera offrendo un contributo decisivo nella corsa allo Scudetto della stagione 2007-08. Oggi gli obiettivi sono ben diversi, a maggior ragione la verve di Bonazzoli potrebbe essere un aggiunta preziosa in una squadra spesso piatta e priva di chi possa offrire soluzioni alternative tattiche e tecniche. Le prime apparizioni hanno già fatto intravedere grandi cose, meritandosi la chiamata nell’Under 21 e una maglia da titolare in Europa League. Con la Lazio ha messo un cross su punizione che non si vedeva dai tempi di Recoba: sicuri che l’erba più verde sia ancora quella del vicino?
