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Carpi, ti ferma solo la sosta

Un piccolo sogno, tenuto nel cassetto, che diventa sempre più vivido e reale a tal punto che la sua negazione potrebbe infrangere la magia della sua essenza. La cittadina emiliana di Carpi ha in cuor suo ancora i tremori del tremendo terremoto del maggio 2012, ma queste festività stanno regalando ben altro tipo di emozioni. Il cuore e le gambe dei tanti tifosi della squadra locale tremano increduli: imitare il percorso dei cugini del Sassuolo non è più un sogno irrealizzabile. La solidità della capolista, autentica corazzata del Campionato oltre ogni pronostico, è il punto di forza di un gruppo di uomini, guidati da Fabrizio Castori, che ogni domenica (pardon, sabato) scende in campo con l’umiltà delle piccole squadre e l’entusiasmo di chi sa che, per continuare a volare, non può perdersi in meri calcoli matematici.
TUFFO “CARPIATO” VERSO LA A – Non è ancora il tempo dei calcoli, quello potrebbe accadere tra un pò di mesi. Ora è il tempo delle emozioni, di continuare a costruire il riscatto proprio e di un paese intero. L’allenatore è Fabrizio Castori, arrivato in estate dopo l’ennesimo esonero patito a Reggio Calabria. Un tecnico di provincia, passionale, specialista in promozioni nelle categorie inferiori ma mai capace di amalgamare un gruppo capace di puntare alla A. La promozione del Carpi passerà per la sua promozione: a lui il compito di mantenere alto l’entusiasmo della squadra e focalizzarsi sul grande obiettivo superando le difficoltà, tecniche e psicologiche, che potrebbero presentarsi nel girone di ritorno. Nulla, al momento, lascia presagire ciò: i dieci punti di vantaggio sulla terza, un titolo di Campione d’inverno che spesso nella storia ha significato serie A, e soprattutto la povertà tecnica complessiva di un torneo che è capace di mandarti al Paradiso o all’Inferno nel giro di poche partite.
SOSTA BENEDETTA O MALEDETTA ? – L’ultima partita dell’anno, in casa di un Catania allo sfascio che doveva assumere ad agosto il ruolo del Carpi, non cambierà sostanzialmente il bilancio di metà stagione. Bisognerà capire quanto le settimane di pausa del mese di gennaio potranno far bene al rullo compressore emiliano. La capolista non perde dal 12 ottobre (1-0 ad Avellino) e proprio da quella data ha trovato con quattro vittorie consecutive lo slancio per issarsi in vetta alla classifica. Mbakogu è l’attaccante principe della serie B, ma prima di cedere alla coorte di qualche club più blasonato vorrà portare a compimento il grande obiettivo. Ma non c’è solo lui: il migliore attacco (37 gol) e la seconda miglior difesa (18) sono numeri che si commentano da soli. Il mercato di gennaio servirà più alle avversarie (Bologna e Livorno su tutte) che al Carpi. La differenza la farà l’approccio alla sosta: godersi il riposo ricaricando le pile oppure accontentarsi di un sogno che rimarrà a metà. Nel frattempo, un brindisi già sull’aereo che tornerà da Catania, sarà proprio meritato.
Manlio Mattaccini
