Football
La Top 11 della 16^ giornata di Serie A

Complice la Supercoppa, il sedicesimo turno di campionato è stato dilatato e in parte stravolto, ma questo non l’ha fermato : a dispetto di molti pareggi, l’alto numero di goal e di rimonte ha reso più frizzante l’ultima giornata pre-natalizia della Serie A, uno stimolo in più per la nostra redazione che anche questa settimana ha scelto per voi la Top 11, enjoy!
DIEGO LOPEZ – Se un maestro del calcio come Carlo Ancellotti aveva messo in discussione un monumento nazionale del calibro di Casillas un motivo c’era e il suo nome era Diego Lopez, un portiere attento, reattivo e spettacolare, come dimostra il partitone con la Roma: la pared.
MEXES – A inizio anno era fuori rosa, ora sembra imprescindibile per il Milan di Pippo Inzaghi, perchè difende come un leone senza eccedere in agonismo (battibecco con Destro a parte) e in attacco è sempre pericoloso, vedi quella saetta con cui quasi fredda la sua ex-squadra: rinato.
DANILO – Il ministro della difesa friulana, misteriosamente ignorato dalle grandi squadre europee, si gode il suo ruolo e la sua Udine, chiudendo tutti i buchi e trovando il goal del momentaneo vantaggio bianconero: solido.
GLIK – E’ croce e delizia di questo Toro, consegnando il vantaggio agli “amici” genoani e poi rimontando sostanzialmente da solo la partita con una doppietta leggendaria: poca testa, tanto cuore.
KOVACIC – Ogni settimana si parla di quale sia il ruolo naturale di questo ragazzo, ma questa volta sarà diverso perchè il colpo da maestro con cui ha trafitto Marchetti è troppo più bello di qualsiasi lavagnetta tattica: gemma dei Balcani.
VIDAL – Dopo una partita da cazzotti dietro le orecchie contro la Sampdoria, si rivede il vero Vidal che con le sue scivolate prodigiose e quel bellissimo goal da fuori area consegna la vittoria alla Vecchia Signora: dalle stalle alle stelle.
FELIPE ANDERSON – La maggiorparte degli addetti ai lavori lo aveva già bollato da tempo come brocco sopravvalutato, ma da qualche settimana questo giovanissimo centrocampista sta incantando e la doppietta di San Siro è un’ulteriore conferma della sua crescita: secca smentita.
GABBIADINI – Quasi sicuramente sono state l’ultima presenza e l’ultima rete in maglia blucerchiata, ma questo non fa che andare a vantaggio di Manolo, ragazzo serio e calciatore talentuoso, decisivo, per una volta, con una zuccata e non con il solito mancino: goodbye Genova.
VARGAS – Montella lo scongela e l’ex Catania risponde presente offrendo una prestazione di grande livello (fin quando le gambe glielo permettono) e condendo il tutto con un bellissimo goal: sorpresa natalizia.
DENIS – E’ il condottiero dell’Atalanta da diverse stagioni, poco importa se quest’anno sembra un po’ appannato, si va idealmente dove decide lui e la sua grinta è la scintilla che fa partire la fiammeggiante rimonta nerazzurra: eroico.
VAZQUEZ – Dicono che sia muto, di sicuro non dà agli altri il piacere di conoscere le sue emozioni, però dopo le sue partite si parla sempre di lui per via di quella classe e di quel genio che sprizzano fuori da ogni poro: Conte, portalo in azzurro!
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)
