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Achtung Juventus: il Borussia Dortmund non è in declino

Nove sconfitte in quindici giornate, terzultimo posto provvisorio in Bundesliga ed un cammino al di sotto di qualunque aspettativa. Visto così, il Borussia Dortmund sembrerebbe un avversario docile e impaurito. La verità è un’altra: l’urna di Nyon ha riservato alla Juventus una sfida difficile e intrigante. In poche parole, sarà un banco di prova fondamentale per capire che ruolo potrà recitare in Europa. C’è poco da stare allegri, ma allo stesso tempo non è necessario piangere. Il Borussia si può battere, però non sarà facile. Se poi si considera l’andamento principesco degli uomini di Klopp in Champions League (primo posto nel girone con quattro successi, un pareggio ed una sconfitta in sei incontri), il rispetto per l’avversario (finalista in Champions due anni fa) aumenta.
PANZER SCHIACCIASASSI O UTILITARIA DA ROTTAMARE? – Difficile capire che squadra troveranno di fronte i bianconeri. A livello di rosa il Borussia ha qualcosa in più, ma non sarà lo stesso gruppo che ha stregato l’Europa negli ultimi anni. La cessione di Lewandowski ha inciso pesantemente sulle prestazioni dei tedeschi, incapaci di sostituirlo al meglio. Né Immobile, né Ramos hanno mantenuto le attese. Il napoletano, tuttavia, ha il dente avvelenato ed il cuore granata: la Juventus dovrà stare attenta. I giocatori più temibili del Borussia Dortmund saranno sulla trequarti. I vari Reus (qualora recuperasse dall’infortunio), Mkhitaryan, Aubameyang, Blaszczykowski e Kagawa saranno clienti scomodissimi. A centrocampo brilla la stella del ritrovato Gundogan, oltre a quelle di Sahin, l’operaio Bender e l’eterno Kehl. In difesa, Hummels è il nome di richiamo. In porta, l’australiano Langerak ha soffiato il posto a Weidenfeller. Il 4-2-3-1 di Klopp è camaleontico e aperto a più soluzioni.
SENZA PAURA – Il Borussia Dortmund ha inoltre dalla sua maggiore esperienza europea. Klopp è un volpone imprevedibile, capace di trascinare la squadra verso ogni lido. Questo è il momento migliore per affrontarli. La Juventus ha i mezzi per passare il turno. Un successo darebbe una grande iniezione di fiducia, fondamentale in una competizione nevrotica come quella della Coppa dalle grandi orecchie. Rispetto sì, paura no. In fondo, è questo il leitmotiv della Champions League.
