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Milan, Inzaghi sul modello Ancelotti: torna l’albero di Natale

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Filippo Inzaghi, albero di Natale per il suo Milan?
Jack Bonaventura, il jolly del Milan

Jack Bonaventura, il jolly del Milan

Il primo Milan di Filippo Inzaghi è stato un po’ come andare al mercato dei moduli, dato che l’ex bomber rossonero ha sovente mischiato le carte, non solo da una gara all’altra, ma anche all’interno della stessa partita (vedi Empoli). L’ultima trovata di Pippo è stata la riproposizione del 4-3-2-1, il modulo tanto caro ad Ancelotti, con il quale il Milan ha ottenuto gli ultimi successi, nazionali (a parte la parentesi Allegri) ed internazionali.

UNA SQUADRA IN COSTRUZIONE- Tale isterismo tattico è dovuto a due aspetti principalmente. Innanzitutto, questo Milan è una squadra in costruzione, e dunque non è ancora bene chiaro a nessuno, o comunque non all’allenatore, quale possa essere la formula giusta per far rendere al meglio gli uomini in campo. In secondo luogo, l’allenatore stesso è alla prima esperienza nel calcio dei professionisti, ed ha necessariamente bisogno di tempo per formarsi delle idee chiare sul modulo preferito (non che sia un male adottare una sorta di eclettismo), nonchè per comprendere le caratteristiche del materiale a disposizione.

FATTORE JACK- Il colpo del Condor, Jack Bonaventura, rappresenta senza dubbio un elemento utilissimo per variare il modulo anche a partita in corso. Così è stato contro l’Empoli, quando, dal 4-3-3, con l’ingresso dell’ex Atalanta al posto dello sfortunato Van Ginkel, Inzaghi è passato al 4-2-3-1, con risultati più che discreti (rimonta dal 2-0 al 2-2 ed ottimo secondo tempo). Tuttavia, nelle settimane successive, il Milan ha cambiato pelle più volte, tornando al 4-3-3 e poi mutando ancora, anche a seconda dei risultati ottenuti, alla ricerca della formula magica.

ALBERO DI NATALE- Sotto l’albero, un altro albero. No, non si tratta di uno scherzo di pessimo gusto pensato da qualche genitore biricchino ai danni del proprio pargolo. Filippo Inzaghi, contro il Napoli, ha rispolverato il vecchio, ed amatissimo, 4-3-2-1, che ha fatto grande il Milan di Ancelotti. Con Honda e Bonaventura non più larghi, ma in posizione più centrale, alle spalle di Menez, i rossoneri hanno annichilito la squadra di Benitez. Certo, con El Shaarawy tale disposizione tattica sarà difficilmente attuabile, ma il Faraone è un giocatore che sa adattarsi a più ruoli, e quindi, forse, Inzaghi ha trovato, sotto l’albero, quella formula magica in grado di condurre il Milan al terzo posto. Sulle orme del maestro Carlo.

Matteo Masum

Giovane studente di filosofia ed aspirante giornalista, nato nel 1993. Calcio e ciclismo sono gli sport che amo maggiormente, ma la mia vera, grande passione, è la politica, vissuta, sempre e comunque, in direzione ostinata e contraria.

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