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Dove il caos e l’inganno non c’è, anzi… è azero

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Qarabag-Inter 0-0
Il calcio minore, come quello azero, mette a dura prova molti campioni, come Trezeguet e Del Piero in India

Il calcio minore, come quello azero, mette a dura prova molti campioni, come Trezeguet e Del Piero in India

E’ il 94′ di Qarabag-Inter: mentre il tifoso italiano medio pensa soltanto che l’Inter di Mancini sarebbe capace di non vincere contro chiunque (ed avrebbe anche ragione), accade una cosa quasi inaspettata. Il Qarabag, che ai punti avrebbe anche meritato la vittoria, imbastisce una bellissima azione da gol che porta al tiro Richard Almeida. Il pallone viene deviato da Donkor che spiazza Carrizo e porta in vantaggio gli azeri: in questo momento sta accadendo un piccolo miracolo, per la prima volta una squadra di calcio azero sta per approdare alle fasi finali di una competizione europea.

CECO, ANZI, CIECO – Ma accade la beffa: l’arbitro, il ceco Zelinka Miroslav, nota una posizione irregolare (ed inesistente) di un giocatore esterno all’azione ed annulla tutto. I risultati degli altri campi condannano il Qarabag ed il calcio azero. Anche quest’anno out, ad un solo passo dalla meta stavolta. Immaginate fosse accaduto in Italia: nelle tifoserie più calde si perderebbe il conto dei danni. Invece sapete cosa  accade nel mondo azero? Nulla! E non perché i tifosi non ci tenessero (lo stadio era pieno) ma perché, per chi si accosta da poco al mondo del calcio, il gioco resta quello che è, ovvero semplicemente un gioco! E come tale è serissimo, senza compromessi e praticato col massimo sforzo possibile. Non riusciamo più a capirlo, e questo piò essere piuttosto grave. Stiamo lentamente perdendo la voglia di divertirci, annacquata da troppe polemiche e brutti atteggiamenti abituali. E a farne le spese a volte sono anche i grandissimi.

LA CADUTA DI DEL PIERO – Tutti vi hanno raccontato dello splendido gol fatto da Del Piero pochi giorni fa su punizione in India. Quasi nessuno, però, vi ha informato del fatto che finora l’arrivo del nostro ex-campione nel campionato indiano è stato una mezza delusione. Non più abituato a giocare contro atleti che danno il massimo ad ogni partita per puro divertimento (ed anche, giustamente, appesantito dall’età, ormai 40enne) ha finora passato più di un brutto quarto d’ora culminato in un pessimo tentativo di simulazione giustamente punito con il giallo . Ah, ovviamente la simulazione l’hanno vista tutti però per “juvemagazine” era rigore netto. Come si dice, certe abitudini non si perdono mai, anche quando non ce n’è bisogno…. A guardare la bellezza, l’istinto e l’entusiasmo di India e Azerbaigian, certe cose sembrano davvero artefatte. Troppo spettacolo e poca passione? Forse, ma per caratteristiche e storia, il futuro può passare soltanto da campionati così!

Polemico, pedante, pignolo, poco fedele al suo nome (la modestia è dannosa se sei consapevole dei tuoi limiti) ma molto al suo cognome ( piccolo bandito, che fugge dai recinti dell'informazione a un coro solo). Perché leggermi? Perché sono chiaro, informato e motivo precisamente ogni mia opinione

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