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La Milano del calcio è in crisi: Inter e Milan ai minimi storici

La Milano del calcio è sempre più in crisi: in questa stagione infatti sia Milan che Inter stanno attraversando, per diverse ragioni, un momento di crisi sportiva ed economica ben lontana dai fasti che hanno caratterizzato la storia delle due compagini milanesi. La crisi, oltre ai cattivi risultati sportivi, proviene da una scellerata gestione del patrimonio economico in questi anni che sta contribuendo ad un impoverimento generale delle rose.
CRISI INTER – L’Inter sta attraversando un momento di crisi profonda di risultati e di gioco: la stagione, partita sotto i migliori auspici con una squadra ed un tecnico, Mazzarri, motivato ed ottimista, ha preso una bruttissima piega a cominciare dalla sconfitta con il Cagliari, cui sono seguite le batoste con Fiorentina e Parma. Sconfitte che, assieme al non gioco prodotto dalla squadra, son costate la panchina a Walter Mazzarri che è stato sostituito dal grande ex Roberto Mancini che però , al momento, non sta dando i risultati sperati. La crisi è da imputare alla gestione non eccelsa del patrimonio economico e degli acquisti di giocatori di caratura non eccelsa: nei due anni precedenti alla gestione Thohir sono stati spesi circa 150 Milioni di euro per il mercato tra cartellini ed ingaggi dei giocatori, denaro a cui non sono corrisposti i risultati sportivi sperati. Gli investimenti peggiori sono certamente quelli effettuati per Alvaro Pereira e Silvestre, costati alle casse neroazzurre rispettivamente 15 e 9 milioni di euro, e adesso parcheggiati rispettivamente al San Paolo e alla Sampdoria. Anche nell’ultima sessione di mercato però la situazione non è migliorata: pur con un esborso economico notevolmente ridotto rispetto agli anni precedenti i calciatori acquisiti non stanno dando i risultati sperati: Vidic, il centrale arrivato tra mille squilli di tromba, sta deludendo le aspettative. Medel e M’Vila si stanno rivelando inadatti al gioco proposto da Mancini e Dodò appare ancora troppo acerbo per poter giocare titolare nell’Inter. La situazione è delicata e i risultati sportivi non la migliorano di certo: se la squadra neroazzurra dovesse mancare la qualificazione alla prossima Champions League la situazione economica già falcidiata da numerosi debiti maturati potrebbe aggravarsi.
SITUAZIONE MILAN – Anche il Milan non attraversa un periodo roseo: i rossoneri pur avendo trovato un discreto equilibrio di risultati con Filippo Inzaghi alla guida della squadra, che però ha dimostrato una notevole fragilità difensiva, devono fare fronte ad una crisi economica paragonabile a quella dei “cugini” neroazzurri. Berlusconi, dopo anni di investimenti corposi, pare aver chiuso i “rubinetti” ed i fondi per finanziare il mercato sono sempre meno: la dimostrazione di ciò è la tendenza sempre più frequente di acquisto di giocatori a parametro zero – in questa stagione infatti sono arrivati, tramite questa formula, Alex e Menez, il miglior acquisto dell’estate rossonera. Infruttuoso si è rivelato l’investimento fatto per Fernando Torres che sta deludendo, e non poco, le aspettative. Per far fronte alla crisi economica incalzante la squadra rossonera sta programmando il futuro attraverso due strade: la partnership con grosse aziende estere, basti pensare all’accordo siglato qualche giorno fa con Fly Emirates, e la costruzione di uno stadio di proprietà che dovrebbe completarsi entro il 2020.
